L’agenzia Man at Work ha ideato, finanziato e promosso un interessante progetto per le scuole del primo ciclo, per favorire un efficace orientamento delle ragazze alle discipline STEM e alle scuole che le sviluppino, alla luce della forte discrepanza nel mercato del lavoro fra domanda (molta) di profili femminili in “Science, Technology, Engineering, Mathematics” e l’ offerta ancora troppo esigua di donne appassionate e competenti.
Da questa criticità piuttosto italiana scaturisce l’azione #20 del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale, “Girls code it better ”
Il progetto si sviluppa su linee metodologiche precise, quelle del Project based learning e prevede una formazione specifica per cui l’elemento di innovazione del progetto è proprio in queste tre parole: PBL, coach e club.
Il PBL è una metodologia costruttivista che si basa sull’ideazione e realizzazione di progetti autentici, portati avanti dagli alunni in primis: ideare, valutare la fattibilità, sviluppare e realizzare nel concreto l’idea condivisa porta le alunne ad apprendere e a sperimentare competenze di tipo relazionale, digitale e disciplinare.
{loadposition bonus}
I coach sono il maker e il docente, che mettono insieme in modo sinergico e collaborativo le proprie competenze motivando, facilitando e sostenendo il lavoro delle ragazze.
Il ruolo dei coach è fondamentale proprio nel riuscire a creare questo ambiente di apprendimento, senza imposizioni e invadenze, con la giusta determinazione e sensibilità nel proporre e nell’affiancare le ragazze nei vari momenti.
Non è così scontato per le scuole che ospitano i club favorire questa metodologia ed è necessaria alla base una azione formativa del docente e del referente di istituto
L’accordo fra Maw e Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna ha permesso di mettere a sistema anche queste azioni in una logica organica e coordinata di iniziative private e pubbliche sul territorio regionale, evitando di renderle episodiche e a macchia di leopardo ma valorizzandole nel quadro complessivo delle azioni del PNSD.
Il progetto verrà proposto anche nel prossimo anno scolastico e sono attualmente in essere le nuove adesioni degli istituti interessati, che devono garantire alcune condizioni a priori, come una buona connettività, un laboratorio funzionante e funzionale, un docente coach retribuito con le risorse della scuola. Tempi dunque di progettazione, in attesa dei nuovi atelier finanziati dal Miur.