“La riapertura della scadenza degli emendamenti al Ddl istruzione è una buona notizia solo all’apparenza: la forzatura della maggioranza che, caso unico, ha deciso di collegare il provvedimento al Def, di fatto è una ghigliottina rispetto alla possibilità di destinare ulteriori risorse al comparto da destinare a segmenti quali il personale Ata, all’edilizia scolastica o all’ampliamento degli organici da assumere in base al fabbisogno delle scuole”.
Lo affermano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle al termine dell’ufficio di presidenza in commissione Cultura nel corso del quale è stata decisa la riapertura dei tempi per la presentazione degli emendamenti al Ddl, posticipata a 24 ore dopo l’approvazione del Def.
“Dalle informazioni raccolte, gli uffici della commissione Bilancio già da oggi sono all’opera per dichiarare inammissibili gli emendamenti che avrebbero richiesto risorse aggiuntive rispetto al provvedimento, come quelli relativi all’inclusione del personale amministrativo nell’organico triennale delle scuole.
Di fronte a questa anomalia antidemocratica – il collegamento del Ddl al Def – abbiamo chiesto che, prima di iniziare la discussione degli emendamenti, la Giunta per il regolamento si esprima su questa procedura”.
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