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Collegio docenti 1 settembre, di cosa si discute? Orario di servizio, assegnazione docenti e molto altro

Oggi 1 settembre 2022 nella maggior parte delle scuole italiane riprende ufficialmente l’anno scolastico. Quali argomenti vengono discussi dal Collegio docenti d’inizio scuola?

Temi oggetto del collegio docenti dell’1 settembre

Piano annuale

In primo luogo gli insegnanti dell’istituto iniziano a trattare le questioni relative al piano annuale (P.A.) delle attività presentato dal dirigente scolastico. Ricordiamo che il P.A. è un modello flessibile, la cui struttura varia secondo le scuole e i relativi progetti; un documento delle intenzioni e dei progetti; uno strumento operativo strettamente dipendente nei tempi dal P.T.O.F., il piano triennale dell’offerta formativa.

Si ricorda che il Collegio ha ancora il potere deliberante, ai sensi dell’art.7 comma 2 punto a) del Testo unico, in materia di funzionamento didattico del circolo o dell’istituto, come spiega il nostro esperto Lucio Ficara. Ciò significa che, in fatto di competenze del DS in relazione all’elaborazione del Piano delle attività annuali, tale piano viene predisposto dal dirigente sulla base di eventuali proposte degli Organi collegiali e quindi deliberato dal Collegio dei docenti.

Ptof

Quest’anno, peraltro, si dà il via al nuovo Ptof, relativo al triennio 2022-2025. A questo proposito ricordiamo che il ministero dell’Istruzione, con la Nota 21627 del 14 settembre scorso ha dato indicazioni al riguardo. Il Collegio docenti potrà anche discutere, quindi, questioni legate al Ptof 2022-2025. Successivamente il PTOF, elaborato dal Collegio docenti, dovrà essere approvato con una delibera del Consiglio di Istituto.

L’orario di servizio

Oggetto di discussione del primo Collegio docenti è anche l’orario settimanale di servizio, rispetto al quale vanno definiti criteri didattici e di ricaduta degli apprendimenti. Spetta al primo Collegio docenti decidere se l’anno scolastico sarà diviso in due quadrimestri, oppure in tre trimestri o, come in qualche scuola accade, in un primo trimestre e un successivo pentamestre.

Assegnazione dei docenti alle classi

Altro punto è l’assegnazione dei docenti alle classi e il rispetto dei criteri indicati dal Collegio e deliberati dal Consiglio di Istituto. Quello dell’assegnazione dei docenti alle classi, peraltro, è un momento atteso anche dai genitori e dagli studenti, che pazientano l’intera estate per conoscere i nominativi della propria squadra insegnanti a seguito dell’esito delle iscrizioni alla nuova scuola, nel passaggio tra ordini diversi, ad esempio.

Formazione docenti

Nel primo collegio docenti si potrebbero anche mettere a punto le attività di aggiornamento e formazione docenti, normate dal comma 124 dell’art.1 della legge 107/2015, il quale stabilisce che la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. Le attività di formazione sono quindi definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa (PTOF). Su questo argomento è anche vero che le scuole sono in attesa di ulteriori chiarimenti da parte del ministero, in relazione alle nuove disposizioni del DL 36 del 30 aprile 2022 (convertito in Legge 79 del 29 giugno 2022). In questi giorni dovrebbe infatti venire pubblicato il Dpcm di attuazione di molte delle disposizioni del decreto 36, grazie al quale potranno essere sciolti i principali nodi sulla nuova formazione incentivata.

I tempi e le modalità (in presenza oppure online) di convocazione dei Collegi docenti sono definiti dal regolamento interno della scuola che viene deliberato in seno al Consiglio di Istituto.

A tal proposito è utile sapere – ricorda Lucio Ficara – che “ai sensi dell´art. 10 comma 3 lett. a) del d.lgs. 297/94 il Consiglio d’Istituto adotta, con un atto di delibera, il regolamento interno del circolo o dell’istituto in cui è possibile definire le modalità e i tempi di convocazione degli organi collegiali. In ogni caso, in mancanza di regolamenti interni, resta valida la nota ministeriale n.105 del 16 aprile 1975, in cui è stabilito che la convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con congruo preavviso – di massima non inferiore ai 5 giorni – rispetto alla data delle riunioni“. 

Carla Virzì

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