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Colloqui antimeridiani, la modalità è deliberata collegialmente

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I colloqui antimeridiani sono organizzati dalle scuole per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti. È utile sapere che in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio di Istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti, delibera la modalità più opportuna per assicurare i rapporti individuali tra prof e genitori degli studenti.

La normativa sugli incontri scuola-famiglia

Tra i compiti funzionali all’insegnamento di un docente ci sono anche, ai sensi del comma 2 dell’art.29 del CCNL scuola, i rapporti individuali con le famiglie.

È utile ricordare che oltre gli incontri scuola-famiglia previsti ai sensi dell’art.29, comma 3, del CCNL scuola e riguardanti, fino ad un massimo di 40 ore, le attività di carattere collegiale ( Collegi docenti, attività di programmazione, incontri scuola-famiglia), in cui si informano le famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali e sull’andamento delle attività educative nelle scuole materne e nelle istituzioni educative, esistono anche, ai sensi del comma 4 della stessa norma, i rapporti individuali con le famiglie svolti anche in orario antimeridiano.

Nel comma 4 dell’art.29 del CCNL scuola è specificato che per assicurare un rapporto efficace con le famiglie e gli studenti, in relazione alle diverse modalità organizzative del servizio, il consiglio d’ istituto sulla base delle proposte del collegio dei docenti definisce le modalità e i criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando la concreta accessibilità al servizio, pur compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituto e prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra istituto e famiglie.

È utile chiarie che non esiste, come qualche Ds incautamente sostiene, un’ora aggiuntiva settimanale   obbligatoria da dedicare ai rapporti individuali con le famiglie, ma più realisticamente una modalità di servizio decisa collegialmente, che garantisca l’opportunità di incontro tra i genitori degli studenti e i docenti.

Quindi il contratto scuola prevede che gli incontri scuola-famiglia per l’informazione degli esiti parziali e finali sull’andamento scolastico degli studenti è da considerarsi un’attività collegiale che rientra nel conteggio 40 ore dei Collegi docenti e delle attività dipartimentali di programmazione. Il contratto scuola prevede inoltre che gli incontri relativi ai rapporti individuali con le famiglie, stabiliti nel comma 2 dell’art.29 del CCNL scuola, debbano essere regolati e definiti dal consiglio d’istituto, sentito il parere del collegio dei docenti, così come disposto dal comma 4 dell’art.29 del CCNL scuola.

Modalità incontri individuali scuola-famiglia

Nelle scuole si utilizzano i modi più disparati per organizzare gli incontri scuola- famiglia individuali. Oltre agli incontri periodici trimestrali o quadrimestrali che avvengono il pomeriggio e sono inseriti nel piano annuale delle attività, le scuole organizzano incontri mensili di un’ora, decisa dal docente, dove si dà l’opportunità di ricevere il genitore.

Molte scuole utilizzano il sistema della prenotazione, ovvero il colloquio deve essere prenotato sulla base di un calendario mensile pattuito tra la scuola e il docente.

Qualche scuola adotta l’ora settimanale fissa di incontro, ma una tale scelta aumenterebbe notevolmente le ore di servizio dei docenti e, pur con una delibera del Consiglio di Istituto, si andrebbe a generare un carico eccessivo di lavoro per i docenti.

Incontri scuola-famiglia e doveri del docente

Le ore previste di incontri scuola famiglia sono servizio obbligatorio da parte dei docenti. C’è anche da aggiungere che se un docente ha più scuole, dovrà offrire il servizio del rapporto individuale con le famiglie antimeridiano, in ciascuna delle scuole in cui presta servizio. Anche i docenti part time hanno l’obbligo di rispettare gli appuntamenti degli incontri scuola-famiglia antimeridiani, non esiste per questa tipologia di attività funzionale all’insegnamento una riduzione di oraria perché docente con orario dimezzato.