Il colloquio motivazionale è una tecnica che nasce nei servizi sociali e nelle professioni che si dedicano alla relazione d’aiuto. Le caratteristiche di questo colloquio sono principalmente tre e sono tutte volte a sostenere una persona durante una fase di cambiamento:
1. il colloquio motivazionale è collaborativo: lo scopo è di esplorare il mondo interiore dell’esaminato;
2. durante il colloquio si fanno emergere i valori e le aspirazioni della persona e non si infondono motivazioni dall’esterno;
3. il cambiamento è autonomo, la persona è sempre libera di accettare o meno i consigli.
A tal proposito in un articolo de Il Sole 24 Ore (http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/scuola/2014-10-07/colloquio-motivazionale-conquistare-adolescenti-170354.php?uuid=ABQKBu0B) si scrive: “Una delle tecniche consigliate dal Colloquio motivazionale consiste nell’evitare le domande chiuse, quelle cioè che prevedono solo la scelta di una risposta sì\no, che non lascia spazio ad alcun approfondimento. Bisogna invece porre delle domande aperte, che costringano lo studente a riflettere e a parlare. Un insegnante per esempio, di fronte ad un ragazzo che non studia o che non ha buoni risultati sul fronte dei voti potrebbe aiutarsi con domande tipo: “Cosa potrebbe essere interessante per te nella matematica? Qual è un periodo storico che ti incuriosisce?” O ancora: “Cosa non ti piace della scuola? Cosa ti sta preoccupando di quello che accade a scuola?” Il ragazzo è spinto a riflettere e l’educatore può lavorare sulle risposte del ragazzo, capire cosa non funziona in quel momento, quali sono le sue paure e aiutare lo studente a riordinare le idee, a parlare con se stesso e magari accompagnarlo verso un cambiamento positivo”.