Consueto monitoraggio atteso per oggi riguardo i colori delle regioni e il possibile cambio di alcune. La cabina di regia analizzerà i dati e deciderà in base ai parametri ormai noti (250 casi ogni 100mila abitanti). Si parte dal presupposto che fino a maggio non ci sarà nessuna zona gialla.
Dunque ancora prevalenza di arancione nel nostro Paese. Ma con qualche rosso a macchia di leopardo. Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta infatti rimarranno segnate dal colore con le restrizioni più severe. A raggiungerle potrebbe essere la Sicilia, che vanta già intere province (Palermo) e centinaia di Comuni in rosso. Mentre invece la Campania tornerà in arancione.
Alcune regioni hanno bassa incidenza di contagio, strutture sanitarie che reggono e speranza di riaprire, ma solo da maggio, visto che per altre due settimane rimarranno in vigore le restrizioni decise dal Dpcm per il mese di aprile. Sono undici le regioni con dati da zona gialla. Si tratta di Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto e province di Trento e Bolzano.
Nel pomeriggio verranno firmate le ordinanze in vigore da lunedì 19 aprile.
Riguardo la scuola, ricordiamo che in zona rossa le riaperture sono consentite fino alla prima media.
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