In questi giorni sta facendo scalpore il gesto di una 17enne svizzera che è stata “beccata” mentre deturpava il Colosseo, incidendo una lettera iniziale sul monumento. Come riporta La Repubblica, i genitori, presenti sul posto insieme a lei, non solo non avrebbero fatto nulla per fermarla, ma avrebbero anche minimizzato la cosa.
A raccontarlo è una guida turistica: “È la prima volta che sono riuscito a filmare un atto vandalico al Colosseo ma in sei anni ne ho visti a decine, c’è anche chi stacca parti del muro. Mi hanno anche sputato una volta perché ho rimproverato un ragazzo”.
Ecco la ricostruzione di quei momenti: “Stavo facendo il tour al Colosseo con il mio gruppo. E un ragazzo messicano mi ha fatto un cenno per indicarmi quella ragazza. Ho continuato a parlare col gruppo e col cellulare ho ripreso la ragazza e dopo qualche secondo il mio gruppo mi ha applaudito. A lei, in inglese, ho detto: ‘Vuoi un applauso?’. La giovane ha compreso che era finita nel mirino di chi l’arte la tutela e si è allontanata per andare verso la famiglia”, ha detto.
“Ho detto ai genitori che quel che aveva fatto la figlia era illegale e loro con un gesto di stizza mi hanno cacciato via. Ho detto al gruppo che avrei indicato la famiglia alla vigilanza, li ho fotografati e seguiti e ho subito raggiunto la vigilanza per indicarglieli”. Ma niente. La reazione della famiglia sarebbe stata: “È solo una ragazzina, non stava facendo nulla di male”.
Ma figlia e genitori sono finiti in caserma e le conseguenze della bravata arriveranno nei prossimi giorni, dopo la denuncia da parte dei carabinieri di piazza Venezia. Il caso della giovane svizzera è il secondo in venti giorni dopo quello di un inglese che ha inciso, invece, il nome della sua fidanzata. Solo ieri un altro turista, uno studente tedesco di 17 anni, accompagnato da un insegnante, è stato denunciato per lo stesso motivo.
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