Tentativo di Colpo di Stato in Turchia che avrebbe pure causato circa 60 morti, molti nella capitale Ankara. Il presidente Erdogan, di cui all’inizio poco si sapeva e che era dato per disperso, è rientrato a Istanbul, promettendo vendetta contro lo stato maggiore dell’esercito che aveva annunciato di aver preso il potere in tutta la Nazione.
“Hanno organizzato un attentato all’unità, alla solidarietà e alla sovranità nazionale”: queste le parole del presidente Recep Tayyip Erdogan dopo il suo arrivo a Istanbul dove è stato salutato dai suoi sostenitori. “Si tratta di un tentativo di rovesciare lo Stato e la volontà popolare”. E ha continuato: “Coloro che hanno pianificato” questo colpo di Stato “pagheranno duramente”.
“All’interno delle forze armate c’era un gruppo che non a voluto accettare la solidità della nostra nazione. Si tratta di un tradimento e tutti i responsabili, che lo hanno pianificato, pagheranno duramente per il loro atto di tradimento. Questo governo è legittimato dai voti del nostro popolo. Questo tentativo di golpe fallito, è una sorta di regalo di Dio, perché ci permette di ripulire le forze armate da queste persone”.
Ricordiamo che da anni la Turchia chiede di entrare nell’Unione europea.
Carri armati hanno invaso le strade di Ankara e di Istanbul, dove dopo l’appello del presidente Erdogan a ‘resistere’ ai golpisti, migliaia di turchi si sono riversati in strada, sventolando le bandiere con la mezzaluna e giurando fedeltà al presidente.
Il Paese, scrivono le agenzie, è però ancora nel caos.
Secondo alcuni osservatori internazionali tuttavia non è affatto escluso che questo putsch, di cui stranamente i servizi nulla sapevano, sia stato lasciato crescere e fomentato per consegnare poi al presidente turco tutte le chiavi del potere e instaurare un governo con ancora meno garanzie democratiche delle già scarse attuali