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Come affrontare il lutto a scuola? Un’iniziativa per dirigenti e docenti per aiutare gli alunni che vivono una perdita

Come affrontare il lutto a scuola? Come trattare il tema della morte con gli studenti che perdono i propri cari? Come essere di supporto ai propri alunni in questo caso? In Toscana si vogliono formare docenti e dirigenti proprio in questo senso.

Quali conseguenze ha la perdita di una persona cara?

“Se ti perdo, non mi perdo” è un’iniziativa formativa gratuita rivolta ai dirigenti e docenti scolastici sul tema dell’aiuto ai giovani studenti che vivono una perdita significativa. Organizzata da File (Fondazione Italiana di Leniterapia) con il supporto del Consiglio Regionale della Toscana, che ospita l’incontro, dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze e di Anci Toscana avrà luogo mercoledì 22 marzo, dalle 15 alle 17, presso l’Auditorium Regionale in Via Cavour 4 a Firenze.

L’incontro si rivolge principalmente agli insegnanti di ogni ordine e grado per aiutarli ad affrontare vissuti e problemi che possono nascere all’interno del gruppo classe quando uno degli studenti vive una perdita significativa. Fino ad esaurimento dei posti disponibili, tutte le persone interessate al tema sono le benvenute (su richiesta, è anche possibile partecipare da remoto).

Per non sottovalutare l’importanza che, durante l’età evolutiva, ha la perdita di una persona cara, è opportuno che gli adulti – familiari, genitori, docenti – riescano a stare in un ascolto attento alle loro domande e bisogni. Spesso il dolore che provano gli adulti riduce la loro capacità di riconoscere quello vissuto dai minori che si manifesta in tempi e modi assai diversi. Esperienze e ricerche hanno evidenziato quanto poter esprimere le proprie emozioni e condividere i propri vissuti possa attenuare quel senso di disorientamento e solitudine che anche i più piccoli provano, sia in ambito familiare che scolastico. 

“Spesso i docenti hanno paura di sbagliare”

Per supportarli in questo difficile percorso, File mette disposizione diversi strumenti di sostegno: durante l’incontro, infatti, verranno presentati il sito web interattivo www.solimainsieme.it, rinnovato nei contenuti e nella grafica (che ogni anno ospita un numero sempre maggiore di utenti e riceve numerose richieste di sostegno da parte di ragazzi, famiglie ed insegnanti), e le molte attività che File svolge anche in questo ambito.

Dal 2014 ad oggi, infatti, anno in cui File ha creato un progetto dedicato al supporto al lutto per i più giovani, “B.E.P.P.E. – Bambini ed Elaborazione della Perdita: Pensieri ed Emozioni”, sono stati coinvolti 40 istituti scolastici del territorio, organizzate 30 giornate di sensibilizzazione per insegnanti sulle complesse tematiche psicologiche e sociali che l’elaborazione della perdita comporta e coinvolti circa 280 docenti. Anche il servizio di consulenza psicologica ai minori è stato molto richiesto e attivato sia dalle scuole che dalle stesse famiglie, permettendo a 160 tra bambini e ragazzi di essere seguiti nel percorso di elaborazione del lutto e ad altrettanti genitori è stato offerto un supporto per affrontare l’evento con i figli e cercare un nuovo equilibrio, per un totale di 620 incontri.

“Molto spesso, di fronte al dolore provato da un bambino o da un ragazzo a seguito della perdita di una persona significativa, genitori ed insegnanti sono ‘distanti’: hanno paura di spaventarli oppure temono di sbagliare – afferma Mariella Orsi, sociologa e responsabile per la Fondazione File del progetto B.E.P.P.E. – Come possiamo stare loro accanto? È molto opportuno accogliere le emozioni, stando davvero in ascolto del dolore che l’altro può voler o non voler esprimere, ridurre la distanza. E questo vale all’interno sia dell’ambiente familiare sia del gruppo classe”.

Redazione

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