Come fare per “minimizzare” i danni che potrebbero derivare dalla procedura per la distribuzione del “bonus” per la quale il Comitato di valutazione dovrà definire i criteri?
L’Associazione Gessetti Rotti ha elaborato una propria articolata proposta.
La strada maestra, secondo l’Associazione, sarebbe quella di far sì che tutti i docenti del collegio si astengano dal nominare la propria componente nel Comitato oppure che si dichiarino indisponibili a farne parte. Ma si tratta – sottolineano i responsabili di Gessetti Rotti – di una soluzione difficile da adottare.
La strada più pratica potrebbe allora essere quella, sempre secondo l’Associazione, di “scegliere due colleghi che si battano affinché il Comitato di valutazione individui dei criteri oggettivi legati solo al coordinamento organizzativo e didattico”; quest’ultimo parametro, infatti, essendo legato alla quantità del lavoro effettuato, avrebbe il vantaggio di essere del tutto oggettivo.
E se neppure questa strada fosse percorribile?
I docenti di Gessetti Rotti hanno un’altra proposta nel cassetto: “Qualora il Comitato di valutazione, nonostante ogni sforzo per impedirlo, individuasse dei criteri soggettivi, un forte deterrente all’attuazione del nuovo sistema premiale potrebbe essere quello di rinunciare preventivamente all’assegnazione del “bonus”. I singoli docenti, in questo modo, disconoscerebbero da subito la legittimità di un meccanismo viziato da potenziali discriminazioni da parte del dirigente scolastico e inevitabili conflitti di interesse”.
Vedremo nelle prossime settimane se l’idea della associazione troverà spazio nel dibattito che si svilupperà nelle scuole.