Come correggere decreti e direttive con l’aiuto di internet
La “task force” per l’applicazione delle Indicazioni per il curricolo? Forse è solo una illusione ottica dovuta ai caldi estivi.
Certo è che la vicenda merita una segnalazione.
A fine agosto iniziarono a circolare in rete i testi del decreto ministeriale del 31 luglio e della direttiva del 3 agosto che accompagnavano il documento sulle “Indicazioni per il curricolo”.
Una delle fonti era più che ufficiale dato che si trattava del sito dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte che aveva messo in rete la propria circolare n. 310 con cui venivano trasmessi alle scuole i documenti ministeriali.
Nel testo della direttiva pubblicata in quel momento (e tuttora reperibile nel sito dell’Usr del Piemonte alla pagina http://www.piemonte.istruzione.it/normativa/2007/082007/cr310.shtml) si parlava di una task force nazionale che avrebbe dovuto seguire da vicino l’applicazione dell’Indicazioni nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo.
E, fra le iniziative programmate dal Ministero, si faceva riferimento anche ad un corso residenziale nazionale di tre giorni sul tema delle Indicazioni (e della loro prima implementazione), riservato a tutti i dirigenti tecnici del settore (scuole dell’infanzia e del primo ciclo) al quale avrebbero dovuto partecipare, in qualità di relatori e di coordinatori di gruppo, i membri della Commissione nazionale che ha elaborato le Indicazioni.
Il decreto ministeriale, all’art. 6, annunciava che per le diverse attività connesse con la prima applicazione delle Indicazioni sarebbe stata disponibile la somma di 36milioni di euro, senza altra specificazione.
Le sorprese arrivano nei primi giorni di settembre quando il Ministro, nel corso di una conferenza stampa, presenta Indicazioni e documenti accompagnatori.
La task-force nazionale e quelle regionali spariscono, sostituite da più generici “gruppi di coordinamento”, mentre al corso residenziale per i dirigenti tecnici non è più prevista la partecipazione dei componenti della “Commissione Ceruti”.
Non solo, ma nel testo “aggiornato” del decreto si specifica che i 36milioni di euro sono “disponibili nell’apposito fondo del Ministero dell’economia e delle finanze previsto dalla legge finanziaria 2007”.
Ma le stranezze non finiscono qui. Nelle pagine attualmente dedicate alle Indicazioni non si trovano più i documenti della “Commissione Ceruti” presentati ufficialmente dal Ministro nei primi giorni di aprile. Per rintracciarli bisogna fare una accurata ricerca nella sezione “Novità” del mese di aprile, oppure digitare direttamente l’indirizzo della pagina
Intanto, per i curiosi e per chi voglia “toccare con mano o meglio leggere con i propri occhi, nel sito dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte sono ancora disponibili i testi del decreto e della direttiva antecedenti l’operazione di restyling effettuata dagli uffici ministeriali.