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Come dare ripetizioni private online? La guida per insegnanti

Con il ritorno in classe, dopo anni turbolenti per via dell’emergenza sanitaria, molti studenti hanno bisogno di un supporto in più per il recupero delle competenze. Una guida per iniziare a fornire ripetizioni online e aiutare i ragazzi in difficoltà.

Sembra strano ma, dopo circa due anni di Didattica a distanza, il fatto che le scuole abbiano ripreso l’ordinaria attività ‘in presenza’ al 100% rappresenta quasi una novità. Così, gli studenti, da un parte devono nuovamente abituarsi al ritorno di una pseudo-normalità, dall’altra in molti casi devono fare ancora i conti con le lacune accumulate durante i lunghi mesi passati in Dad. Nel frattempo, i programmi non aspettano: ci sono le nuove nozioni da apprendere, con le interrogazioni e i compiti in classe che iniziano già a incombere.

Quanto basta per mandare in tilt parecchi ragazzi. Per questo, in tanti, già dopo poche settimane chiedono aiuto a un insegnante privato, esperto su specifici argomenti o su intere materie. Nonostante questa forte domanda, però, non sempre per i potenziali tutor è facile farsi ‘vedere’ dai ragazzi. Per loro, però, da qualche anno si è aperto un nuovo canale di visibilità: il web. Le piattaforme specializzate nelle ripetizioni private sono sempre più consultate dagli studenti e dalle loro famiglie, per rintracciare il meglio che offre il mercato. Ma come possono gli insegnanti privati farsi trovare e battere la concorrenza serrata che domina anche questo mercato?

Ripetizioni online: iniziare è più facile di quanto sembri

Per un aspirante tutor, infatti, potrebbe essere uno scoglio non da poco immettersi nel mondo delle lezioni private, soprattutto se vuole puntare sull’online. Una buona idea, oltre che cercare clienti tramite i social media più famosi, è quella di proporsi proprio sui portali web che mettono in contatto gli studenti e le loro famiglie con gli insegnanti privati. Visto che molti di questi siti non si limitano al solo annuncio ma, in più, consentono ai tutor e agli studenti di usufruire di strumenti che rendono più agevole fare la lezione, soprattutto ai tempi della Dad, delle mascherine e della distanza. In questo senso, uno dei punti di riferimento  è il portale Skuola.net | Ripetizioni, ad oggi il principale servizio online in Italia per la ricerca e la prenotazione di lezioni private. Che ha stilato una guida per chi vuole ‘candidarsi’ nel ruolo di prof privato.

Come diventare un Tutor rintracciabile online?

La procedura non è complessa ma, al contrario, rapida e alla portata di tutti: basta iscriversi sul sito, creare un profilo, inviare il proprio curriculum e superare le opportune verifiche da parte dello staff della piattaforma sulla veridicità delle informazioni fornite. Dopodiché, il portale inizierà a dare visibilità al profilo, mettendo in contatto i tutor con gli utenti in cerca di lezioni private. Ogni insegnante, infatti, potrà essere localizzato dallo studente attraverso un motore di ricerca interno, secondo alcuni filtri (città, materia, livello richiesto) ed essere immediatamente ‘prenotato’ occupando le caselle libere del calendario con le disponibilità, caricato e aggiornato dal tutor stesso.

Ripetizioni online: i ‘trucchi’ per trovare più occasioni

Guai però a pensare che il più del lavoro sia esaurito con la fase di registrazione. Perché per poter sfruttare a pieno il portale in questione, è bene tenere presente qualche piccolo accorgimento supplementare, che può fare la differenza, permettendo agli insegnanti più attenti di trovare più facilmente studenti con cui iniziare a lavorare.

Una delle prime cose da prendere in considerazione è non imporre la presenza fisica come unica tipologia di lezione, ma aprirsi anche alle modalità online. In questo modo si potrà essere scelti non solo da studenti che abitano nella stessa zona o città ma, sfruttando le nuove tecnologie (videochiamate, ecc.), anche da ragazzi che vivono in altre province e regioni.

Successivamente, è importante non dare per scontato il fattore economico: quanto chiedere per ogni ora di lezione privata. Ovviamente non deve essere una gara al ribasso e, anzi, è giusto far valere i propri titoli e motivare il prezzo con l’esperienza e la preparazione che si possiede. Ma è altresì consigliato, almeno per i primi tempi, dare un’occhiata alla concorrenza per proporre tariffe competitive con i colleghi presenti sulla piattaforma.

Da non sottovalutare, poi, l’impegno, la costanza, la puntualità e l’affidabilità che il lavoro del tutor privato richiede. Su Skuola.net | Ripetizioni, infatti, gli insegnanti ricevono una valutazione basata su vari fattori (feedback sulle lezioni, tempi di risposta, numero di lezioni svolte, ecc.), attraverso i quali si creerà una sorta di classifica. Dimostrare di essere una garanzia aiuterà perciò ad aumentare la propria reputazione, facendo sì che gli studenti abituali continuino a prenotare lezioni con lo stesso insegnante  e che i potenziali nuovi alunni si convincano ad affidarsi a un docente piuttosto che a un altro.

Per accrescere la fiducia degli studenti, infine, è consigliabile anche cercare di instaurare un rapporto personale con loro. Non qualcosa di forzato ma la naturale conseguenza delle ore fruttuose di studio trascorse insieme, soprattutto se a queste ore passate sui libri seguiranno voti sempre più alti. Infatti, un cliente soddisfatto sarà sicuramente ben disposto a lasciare una buona recensione, che aiuterà nel “passaparola” digitale, aumentando le referenze e attirando nuovi studenti.

Ripetizioni private online: il periodo migliore per iniziare

Ora che le ripetizioni online sembrano non avere più segreti, rimane un’ultima incognita: il momento giusto nel quale iniziare a offrire i propri servizi. Come accennato in precedenza, queste prime settimane di ripresa scolastica potrebbero proprio essere il tempo ideale per immettersi nel mercato delle lezioni private. Gli studenti che non sono riusciti del tutto a digerire prima della pausa estiva, di fronte ai nuovi argomenti che incombono, potrebbero star già vivendo nella preoccupazione per il rendimento dei mesi a venire. Un contesto in cui  è facile inserirsi per intercettare questi ragazzi più fragili e aiutarli, fin da settembre/ottobre, proponendo loro un percorso personalizzato che li porterà a non rivivere questa situazione di deficit nozionistico.

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