Ciclicamente ci si pone il problema di come far diplomare a 18 anni i nostri giovani, come avviene in altri paesi europei (non tutti per la verità). C’è chi propone di tagliare di un anno le superiori (il Miur lo si sta sperimentando in alcuni istituti superiori).Il direttore dell’Istituto italiano di tecnologia, Roberto Cingolani, adesso propone in un’intervista di ridurre di un anno la scuola media.
Entrambe le proposte non considerano il taglio di cattedre che ci sarebbero ,in controtendenza con l’infornata di docenti neoassunti fatta con la legge 107/2015.
Nessuno prende in considerazione l’idea di cominciare la scuola primaria a 5 anni. Chi si oppone dice che i bambini a quell’età non sono pronti a leggere e scrivere. Ma evidentemente non ha letto l’esperienza della grande pedagogista Maria Montessori che già all’età di 4 anni faceva leggere e scrivere i suoi bambini.
L’eventuale diminuzione delle cattedre alla scuola dell’infanzia potrebbe essere compensata nel rendere obbligatoria la scuola dell’infanzia (adesso facoltativa) dai 3 ai 4 anni o nell’estensione della scuola dell’infanzia , in gestione statale, da 0 a 4 anni.
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