Nuove misure a favore delle famiglie in arrivo con il cosiddetto ‘Decreto 0-6’, che tra le varie agevolazioni, una delle più interessanti è il buono nido.
Si tratta di un voucher di 150 euro erogato da aziende pubbliche e private per sostenere il costo della retta mensile dell’asilo per i figli dei lavoratori.
Si potrà utilizzare nel sistema dei nidi accreditati o a gestione comunale e sarà completamente esentasse fino a un valore di 150 euro mensili.
“Questo vuol dire- si legge su Adnkronos- che l’azienda può erogare al lavoratore un buono di valore maggiore rispetto a 150 euro mensili, ma il maggior valore viene tassato” si legge sul portale. Misura che punta ad “incentivare l’occupazione femminile, oltreché a favorire le iscrizioni nei nidi e nei micronidi”.
Inoltre, il ‘Decreto 0-6’ autorizza gli enti locali a introdurre tariffe agevolate negli asili e scuole dell’infanzia sulla base dell’Isee del nucleo familiare fino ad arrivare, nei casi di particolare disagio economico-sociale, all’esenzione totale.
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Il bonus nido 2017 è “un voucher del valore massimo di 1.000 euro all’anno, che viene erogato per 11 mensilità (quindi pari a circa 91 euro al mese) riconosciuto per i primi tre anni del bambino, per affrontare il costo della retta degli asili nido pubblici e privati”.
Al momento, si legge su Adnkronos, la regolamentazione del bonus nido statale “è stata demandata ad un decreto attuativo che ancora non è stato emanato; si potrà conoscere, dunque, la compatibilità tra le varie agevolazioni una volta che la norma sarà operativa”.
In ogni caso il buono nido 2017 non è compatibile con i voucher baby-sitter e asilo nido, due misure riconosciute al posto della fruizione del congedo parentale.
“Il contributo per l’asilo nido viene erogato direttamente dall’Inps alla struttura prescelta, mentre i voucher, o buoni lavoro per il pagamento della babysitter, sono a carico dell’Inps ma devono essere richiesti dalla lavoratrice, che deve retribuire la babysitter utilizzando i buoni”.