L’ordinamento dei Conservatori delle Accademie e degli ex Istituti musicali pareggiati è riconducibile ad una serie seguente di punti:
1) La L.508/99, la prima legge quadro dalla costituzione della repubblica italiana, visto che prima i conservatori erano regolati ancora dai regii decreti, non è altro che una legge fatta di belle parole ma svuotata nei fatti, perchè dopo 14 anni non c’è traccia dei decreti attuativi che consentirebbero di applicarla.
2) Sempre nel 1999 il legislatore di allora sembrò voler anticipare la scure dei governi attuali che in nome dell’Europa applicano politiche governative di tagli e di definanziamenti al sistema dell’istruzione, infatti si creò una legge a costo zero approvata in modo bipartisan tra gli allora schieramenti di maggioranza e opposizione presenti alle Camere della Repubblica.
3) Il risultato oggi è sotto gli occhi di tutti, il Governo con il recente D.L. 104/13 confonde volontariamente il sistema di tipo universitario di cui è dotato l’Afam con la scuola, lasciando ai conservatori invece un sistema di organizzazione didattica che prevede ben quattro livelli di istruzione, dai corsi musicali di base fino alla laurea di biennio specialistico e di abilitazione all’insegnamento.
Inoltre il rapporto di lavoro dei docenti è ancora regolato dai CCNL di lavoro tipici del comparto scuola e non di tipo pubblicistico così come previsto nell’ambito universitario.
Questo fa sì che non si sviluppino le carriere e le figure di docenza previste nel mondo universitario (docente ordinario, associato e ricercatore) portando così le docenze dei conservatori definitivamente al rango e al grado d’istruzione istituite dalla legge.
4) Sempre per la politica del costo zero o dei cosiddetti “saldi invariati” tanto cari a tutti i Ministri dell’economia di questi anni, risulta emblematico il caso degli ex istituti musicali pareggiati oggi eletti dalla legge a rango di istituti superiori di studi musicali .
Questi Istituti lasciati morire lentamente dai tagli robusti ricevuti dagli enti locali che li finanziano, invece di essere assorbiti dal sistema statale, l’attuale D.L. 104/13 vista l’emergenza, li assimila concedendo loro un contributo di finanziamento, alla pari di scuole private o confessionali.
In conclusione caro mio studente di discipline musicali dovrai fare i conti per la tua futura carriera di studi, di quanto, la tua forte passione per la nobile arte musicale sia contrastata costantemente da una forte indisciplina morale e organizzativa proposto dall’imbarazzante sistema d’istruzione italiana.
Giuseppe Ventura
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