Come gestire i problemi comportamentali? L’adeguata risoluzione di un problema di relazione e di gestione della classe comporta, monte, il riconoscimento del problema. VAI AL CORSO
La gestione di una situazione complessa, che sia individuale o relativa all’intera comunità classe, richiede innanzitutto un’adeguata capacità di decodifica e riconoscimento del problema. In altri termini, il docente prima di tutto deve distinguere tra una difficoltà temporanea, un disturbo congenito o una vera e propria patologia, così da attivare le risposte adeguate e i canali giusti, ricorrendo eventualmente a uno specialista per una diagnosi.
Fatto questo e a prescindere dalla gravità del problema in questione (che nei suoi aspetti estremi vedrà comunque l’intervento di un docente di sostegno), ogni educatore, qualunque sia il ruolo o la disciplina di appartenenza, dovrà potere fare riferimento a una sorta di protocollo di risposta comunicativo-relazionale a una situazione problematica, una buona prassi che diventi metodologia attiva, tale che si possa arginare un comportamento scorretto di un alunno e del gruppo classe o che lo si possa prevenire al primo segnale. Ma un comportamento è misurabile? Sì, e con esercitazioni guidate se ne acquisisce la competenza.
Riuscire a gestire i comportamenti esplosivi della classe e dei singoli alunni, in classi sovraffollate ed in contesti scolastici caratterizzati da carichi di lavoro stremanti (tanto per i docenti, quanto per gli alunni) oggi rappresenta una necessità primaria di ogni insegnante. Sia esso un docente di scuola dell’infanzia, di primaria o di secondaria.
Su questi argomenti il corso Gestione dei problemi comportamentali, a cura di Marco Catania, in programma dal 7 giugno.
Obiettivo del corso è riuscire a fornire al docente strumenti pratici e pragmatici di modifica comportamentale degli alunni e buone prassi da seguire in classe per la riduzione dei comportamenti problematici.
Il corso è caratterizzato da una metodologia attiva e partecipativa che richiederà al docente di mettere in pratica (da un incontro all’altro) le strategie analizzate così da poter avere un feedback costante rispetto alla corretta messa in atto delle strategie.
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