Il rapporto tra alunni e docenti è delicatissimo. Come coltivarlo al meglio? Come possono fare i docenti contribuire al pieno sviluppo dei propri allievi, prima ancora di riuscire a impartire loro nozioni e conoscenze? Un ottimo modello su cui lavorare e riflettere è quello della relazione d’aiuto. VAI AL CORSO
In tutti gli individui esiste un potenziale inespresso, un “futuro” possibile che spesso non riesce a manifestarsi adeguatamente, non trovando il giusto supporto e il giusto ambiente. Perché non provare a rilasciare queste risorse nascoste dentro di noi?
I diversi aspetti dello sviluppo del potenziale umano su cui si possono creare strategie sartoriali e personalizzate, che promuovano l’espressione e lo sviluppo del potenziale individuale, sono:
Nelle parole della psicopedagogista Lucia Todaro, “la relazione d’aiuto è quella in cui l’uno promuove la crescita dell’altro, è dunque la relazione che si stabilisce tra terapeuta e cliente, tra insegnante e studente, tra medico e paziente, tra genitore e figlio. L’espressione ‘relazione d’aiuto’ è un modo delicato per indicare un intervento di supporto allo sviluppo del sé, alla comprensione delle proprie motivazioni e predilezioni.
“La parola ‘aiuto’ inclusa nell’espressione ‘relazione d’aiuto’ assume un significato pedagogico, indica l’impegno profuso da colui che reca aiuto per sviluppare nell’altro la consapevolezza di sé ed emanciparlo dai condizionamenti che lo rendevano prigioniero delle aspettative degli altri. L’aiuto si orienta in direzione della crescita e dell’autonomia dell’altro”.
Attraverso un percorso interiore (e non solo) di questo tipo, vari professionisti possono riuscire a essere in grado di gestire la complessità della relazione di aiuto e di offrire quel tipo di accoglienza psico-emotiva che rende possibile uno sviluppo del potenziale umano, in un modo che sia rispettoso delle persone coinvolte.
Gli obiettivi che è possibile porsi sono:
Ecco invece le competenze che si possono acquisire:
Su questi argomenti il workshop Care Academy 2022/2023: sviluppare il potenziale umano, in programma dal 26 novembre, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerca Synthesis e l’Associazione “Sul Sentiero”.
La Care Academy è strutturata in quattro workshop online (su Zoom), per un totale di 16 ore di formazione teorico-pratica. I cinque workshop sono nati con l’obiettivo di offrire un apprendimento flessibile che sia adeguato ai bisogni formativi percepiti da ogni singolo partecipante.
Ogni seminario, infatti, verterà su un tema diverso relativo allo sviluppo del potenziale umano. La scuola ha un respiro internazionale grazie alla presenza di formatori specializzati nella relazione di aiuto provenienti da Italia, Irlanda e Regno Unito. I formatori sono medici, psicologi, counselor, psicoterapeuti, con esperienza decennale nell’ambito della relazione di aiuto e in ambito socio-psico-pedagogico. Si tratta di Paolo Assandri, Valeria Ballarotti, Andrea Bonacchi, Raffaella Caneparo, Piero Ferrucci e Lina Peritore.
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