Ogni anno le classi sono peggiori, ingestibili, come possiamo fare al meglio il nostro lavoro? Il conflitto con i genitori è controproducente, come possiamo comunicare con loro? Come possiamo aiutare gli alunni comprendere, analizzare e studiare? (VAI AL CORSO)
Queste sono le domande più frequenti che i docenti si pongono, specialmente quando si trovano a gestire classi “difficili” con le quali sembra che ogni strategia messa in atto risulti inutile. Non sono rari, purtroppo, i casi di scarso impegno nello studio, di demotivazione, di bullismo, di cyberbullismo, di comportamenti impulsivi, di scarsa capacità di gestione dell’ansia, della rabbia, della frustrazione, di rapporti conflittuali con le famiglie.
Un impegno di grande responsabilità per la scuola è quello di contribuire allo sviluppo armonico e integrale della persona nell’età evolutiva e allo sviluppo di competenze non direttamente legate alle conoscenze disciplinari, ma acquisibili anche tramite esse, quali la flessibilità, la resilienza, la capacità di interagire positivamente, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la capacità di sostenere un proprio punto di vista con cognizione di causa. Gli insegnanti si fanno carico di tutto questo e ne conoscono bene il peso e la fatica.
Come sostenerli? Come supportarli nella gestione di classi o di alunni “difficili”? Quali proposte suggerire per promuovere un rapporto sempre positivo con i genitori? Quali indicazioni consigliare agli insegnanti per aiutare gli alunni a far focalizzare un loro progetto di vita e a portarlo avanti con impegno e determinazione?
Una proposta potrebbe essere quella di fare acquisire agli alunni competenze che li guidano verso comportamenti positivi e di adattamento, che li rendono capaci di affrontare efficacemente le sfide della vita di tutti i giorni, di gestire l’ansia e le sconfitte, di riuscire a raggiungere i propri obiettivi, affrontando le difficoltà, di fare acquisire Life Skills, competenze spendibili per tutta la vita.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ritiene che il nucleo fondamentale delle Life Skills sia costituito da dieci competenze essenziali: consapevolezza di sé, gestione delle emozioni, gestione dello stress, comunicazione efficace, relazioni efficaci, empatia, pensiero creativo, pensiero critico, capacità di prendere decisioni, capacità di risolvere problemi.
Il possesso di queste competenze contribuisce a rendere la persona capace di trasformare le conoscenze in concrete capacità, a comprendere con sufficiente chiarezza che cosa fare e come farlo, a scegliere stili di vita sani in maniera consapevole.
Il Disegno di legge sulla Introduzione dello sviluppo di competenze non cognitive nei percorsi delle istituzioni scolastiche approvato l’11 gennaio 2022 dalla Camera dei deputati va proprio in questa direzione. Nel primo articolo esso ne specifica la finalità, che è quella di promuovere la cultura della competenza, di integrare i saperi disciplinari e le relative abilità fondamentali e di migliorare il successo formativo per prevenire analfabetismi funzionali, povertà educativa e dispersione scolastica.
Le Life Skills, infatti, contribuiscono alla fiducia in noi stessi e all’autostima, aspetti fondamentali nella vita di ciascuno di noi, e ci aiutano a porci in maniera positiva nel contesto in cui viviamo, in famiglia, nel gruppo, nella società.
Il Disegno di legge prevede una sperimentazione di tre anni, a partire dal prossimo settembre 2022, finalizzata, tra l’altro, a individuare percorsi formativi innovativi, caratterizzati da metodologie didattiche che favoriscano il recupero motivazionale degli studenti, con lo specifico fine di contrastare la dispersione scolastica.
Il corso di formazione si propone di implementare le competenze professionali dei docenti in un campo ancora poco esplorato, di supportare i docenti nella gestione di classi o di alunni “difficili”, di sostenere i docenti nella gestione dei bisogni più comuni e frequenti degli alunni e di suggerire proposte per promuovere un rapporto sempre positivo e propositivo con i genitori.
Su questi argomenti il corso Life skills: competenze non cognitive scuola, in programma dal primo luglio, a cura di Anna Maria Di Falco.
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