L’idea dell’attività musicale scuola piace anche al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: di recente, il numero uno del Mi ha detto che il tempo in tutte le scuole andrebbe coperto non solo con le lezioni classiche, ma anche con la musica e lo sport.
“C’è troppa poca musica nella nostra scuola – ha detto Bianchi –, io sento spesso sia il maestro Muti sia le bande civiche che possono diventare scuole di musica a supporto della scuola. Poi c’è lo sport: la nuova scuola deve essere un tempo pieno per permettere ai nostri ragazzi di affrontare la vita nel complesso”.
La musica, peraltro, è una disciplina trasversale a molte attività. Si può fare musica nell’ambito di progetti di alfabetizzazione musicale, di canto corale, di musica d’insieme, di teatro, di scrittura creativa, di laboratori di costruzione di strumenti musicali, di integrazione e inclusione degli studenti con disabilità e Bes, di inserimento lavorativo, ma anche di competenze digitali, di lotta alla dispersione, di educazione civica, di storia della musica.
Quanto alla storia della musica, il Novecento musicale è una risorsa importante per la didattica e rappresenta patrimonio culturale di tutti, fondamentale per la nostra civiltà. (VAI AL CORSO)
Il suo specifico valore formativo, strettamente connesso alle sorti degli altri linguaggi artistici, necessita di strategie di indagine appropriate. A tal proposito osserviamo che la musica della contemporaneità permea la nostra civiltà ed il nostro vivere, in modo diretto o indiretto.
Il Novecento è protagonista, a riguardo delle Indicazioni Nazionali della Scuola secondaria di I e II grado, nella formulazione degli obiettivi specifici di apprendimento per le classi terminali ed ha ruolo centrale all’interno dei processi generali formativi rivolti alla formazione integrale della persona. Rappresenta di per sé un vasto atelier laboratoriale: scoprirne i valori e progettare percorsi caratterizza un agire in grado di entrare in sintonia con le sfide della modernità, in modo autonomo e responsabile. La trasversalità dei saperi, inoltre, fa emergere tutte le relazioni e i rimandi dell’esperienza musicale con il mondo circostante. All’azione educativa del docente il compito di guidare i propri studenti alla scoperta di tale vasto repertorio, per orientarli nel presente e renderli protagonisti del loro futuro.
Su questi argomenti il corso Musica e nuovi orizzonti del Novecento, a cura di Maria Paola Sevieri, in programma dal 9 luglio.
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