In questo periodo molti Ds hanno bisogno di personale supplente, sia docenti che personale Ata, che spesso non riescono a trovare facilmente tramite graduatorie.
A tal proposito, i laureati non abilitati possono produrre domanda di Messa a disposizione, ovvero provare ad ottenere uno dei posti vacanti in qualità di supplenti tramite una semplice istanza da inviare alle scuole.
Infatti, la messa a disposizione, non è altro che una candidatura spontanea nella speranza di essere chiamati per sostituzioni, supplenze di breve durata e corsi di recupero.
La domanda di Messa a disposizione (MAD) deve essere redatta in modo formale e contenere i dati importanti del docente e può essere inviata alle scuole tramite:
– PEC
– Fax
– Raccomandata A/R
– Brevi manu
La domanda, è bene segnalare, deve essere inoltrata presso la sede dove è presente il dirigente scolastico e non alle sedi succursali o distaccate in cui lo stesso è reggente.
Per scrivere una MAD efficace, è bene indicare con precisione i dati anagrafici, i titoli conseguiti e le esperienze eventuali maturate a scuola, oltre ad indicare la classe di concorso. Inoltre, è consigliabile allegare alla MAD un CV formato europeo più altre eventuali cetificazioni.
Ricordiamo che non esiste un limite di scuole a cui inviare le MAD, per cui è consigliabile scegliere una provincia d’interesse e inviare le domande presso tutte le scuole in cui si desidera insegnare.
Non esiste realmente un territorio con più posti vacanti di un’altra o comunque non esistono reali metodi per quantificare.
Come abbiamo spesso scritto, al Nord sono molte le richieste di supplenze, specie in Piemonte, Lombardia e Veneto, anche se per alcune classi di concorso e con alcune regioni che hanno esaurito già le graduatorie, la MAD può essere utile anche in altre zone.
MODELLO DI MESSA A DISPOSIZIONE (SCARICA)
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