È noto che dopo ogni grande evento, la Storia si attrezzi per curare le ferite e le invenzioni più importanti si sono avute per lo più dopo le catastrofi, e allora sta pure succedendo che sulle macerie del Covid-19 sulla scuola si possa costruire una nuova possibilità per l’edilizia scolastica, come quella che alcuni designer incominciano a ventilare per rendere le aule più sicure, e anche più belle, per proteggere i suoi fruitori.
Si passerebbe così dai banchi con le pareti trasparenti ai cappelli per distanziare, mentre viene pure lanciato il ‘Nook’, una sorta di vetrata fatta di bottiglie di plastica riciclata in polietilene per spazi pubblici a scopo pedagogico.
Si tratterrebbe di singole strutture per definire spazi separati e protetti, ma pure scomponibili in vari elementi e assemblabili.
Facile da montare, col Nook si possono creare separazioni e divisioni spaziali in base alle esigenze degli studenti, senza isolarli completamente l’uno dall’altro, e al contempo fornire loro un posto tranquillo per studiare e lavorare in totale sicurezza e in base alle esigenze degli studenti.
Ma non solo, sembra pure che Nook possa incoraggi il lavoro di gruppo, la creatività, il pensiero logico e le capacità di problem solving.
Quando si dice la scienza e le invenzioni ad essa legate.
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