L’abilitazione all’insegnamento comporta una procedura parzialmente diversa rispetto al grado di scuola per il quale ci si vuole abilitare. Per diventare docenti di scuola primaria e dell’infanzia, infatti, oltre al canale del concorso (che accomuna tutti gradi di scuola) si fa riferimento anche alle norme relative alla laurea abilitante.
Sul sito del Ministero dell’Istruzione viene chiarito che l’abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria si consegue con la laurea magistrale in Scienze della formazione primaria. Tale laurea si consegue al termine di un corso quinquennale magistrale a ciclo unico, comprensivo di tirocinio.
La relativa disciplina è contenuta negli articoli 3, 6 e 7 del Decreto ministeriale 249 del 10 settembre 2010, come modificato dal Decreto ministeriale 81 del 25 marzo 2013.
Quanto all’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, esiste una procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune (Decreto Dipartimentale n. 497 del 21 aprile 2020) .
Si tratta di quello che è stato chiamato concorso straordinario, le cui prove scritte si sono svolte nei mesi scorsi e rispetto alle quali si attendono gli esiti della valutazione.
Un altro strumento di abilitazione è il concorso ordinario, in quanto concorso per titoli ed esami. Il concorso per titoli ed esami, infatti, costituisce canale di reclutamento per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola.
Il concorso ordinario è stato bandito per il reclutamento docenti di tutti i gradi di scuola, un bando dedicato alla scuola dell’infanzia e primaria; un altro bando orientato alla scuola secondaria. Attualmente, il concorso ordinario è fermo per via dell’emergenza epidemiologica. Dopo le iscrizioni al concorso, avvenute l’estate scorsa, le prove non sono mai state calendarizzate. Si è in attesa di una ripartenza, che potrebbe anche aprire le porte a nuovi iscritti.
A questo LINK il nostro vice direttore Reginaldo Palermo fa il punto sui concorsi scuola rispetto alle nuovi disposizioni volute dal ministro della PA Renato Brunetta.
Una Faq del Ministero dell’Istruzione precisa:
Che succede se supero le prove del concorso ordinario per la scuola secondaria ma, in base al numero dei posti disponibili nella regione indicata nella domanda, non sono tra i vincitori?
Il superamento di tutte le prove concorsuali, attraverso il conseguimento dei punteggi minimi previsti, costituisce abilitazione, ai sensi dell’art. 14, comma 1, del D.D. 499/2020, per le medesime classi di concorso.
I concorsi sono nazionali e sono indetti su base regionale. I Bandi dei più recenti concorsi sono i seguenti:
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