Categorie: Didattica

Come promuovere in classe il benessere psico-sociale dei ragazzi?

In una ‘scuola’ sempre più globale, i docenti hanno bisogno di una varietà di abilità maggiore per
adattarsi ed avere successo in un ambiente in rapida evoluzione. Non basta sapere fare bene il
proprio lavoro ma è necessario avere alcune competenze personali e sociali di base, che
permettono di affrontare al meglio la vita quotidiana, non solo a scuola. In una prospettiva sociocostruttivista il processo di apprendimento/insegnamento è visto come una continua evoluzione di
significati da parte di entrambi gli attori in gioco: insegnanti e alunni che, con ruoli diversi ma
complementari, agiscono in sinergìa per uno scopo condiviso. In questa prospettiva assume senso
considerare l’importanza della ‘relazione’ con se stessi e con gli altri.

 

Diventa quindi di primaria importanza portare duplice consapevolezza nella relazione con se stessi
e tra insegnante-alunno con l’apprendimento e l’applicazione di Strumenti Innovativi (S.I.) nella
vita di tutti i giorni, non solo a scuola, per sincronizzare coscienza, pensieri, parole ed azioni ed
uscire dai confini della meccanicità indotta.

I risultati tangibili ed immediati sono: la maggior capacità di riconoscere a se stessi l’abilità di dare risposte cre-attive (respons-abilità) trasformando rapidamente idee in azioni e pianificare/gestire progetti in sinergìa proponendo soluzioni flessibili in ascolto dell’altro.

 

La Tecnica della Scuola – ente accreditato Miur – ti propone un corso in presenza a Catania su “CULTURA DEL BUONUMORE. Come promuovere in classe il benessere psico-sociale dei ragazzi”. 

Si affronteranno secondo diverse prospettive, in un’ottica multi-disciplinare, le competenze trasversali della “Cultura del Buon Umore” applicabili alla Relazione, alla promozione del Benessere psico-fisico, alla costruzione della capacità di insegnare (in signum: lasciare il segno, imprimere un Metodo di apprendimento), usando aspetti pratici quali l’auto osservazione, l’autoironia, lo storytelling, la teatralità, la consapevolezza della coscienza che portano spunti di riflessione. Insegnare ad apprendere, utilizzare l’Intelligenza Emotiva come strumento, prendere consapevolezza della propria respons-abilità formativa e di contenimento emotivo permette al docente di utilizzare la “Cultura del Buon Umore” come Metodo di approccio all’Esperienza e di Comprensione rispetto alla mera trasmissione di concetti teorici.

 

Saranno svolti 2 incontri di 4 ore ciascuno per un totale di 8 ore di formazione
> Lunedì 15 maggio 2017 – Dalle ore 15.30 alle 19.30
Martedì 16 maggio 2017 – Dalle ore 15.30 alle 19.30

 

Vai alla scheda completa del corso > http://bit.ly/2pBUBBN

Redazione

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