Come redigere il PEI con la didattica a distanza? E’ una delle tante domande relative al periodo che stiamo vivendo.
Gli alunni disabili, come sappiamo, sono fra quelli che maggiormente risentono dell’assenza. A tal proposito, arriva una proposta di modello PEI elaborato dal MiSoS, l’associazione docenti specializzati di sostegno, che può essere utilizzato come riferimento.
La nota MIUR prot. N. 388 del 17.03.2020, recante indicazioni operative per la Didattica a Distanza, in funzione delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, prevede ovviamente la redazione del PEI, dato che è un obbligo predisporre contenuti anche semplificati ma soprattutto prove con strumenti compensativi e dispensativi.
Peraltro, proprio dopo l’approvazione delle disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante: «Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c) , della legge 13 luglio 2015, n. 107», il modello di PEI subisce delle modifiche.
Prima di tutto dobbiamo ricordare che il PEI è redatto, ai sensi del comma 5 art. 12 L. n. 104 del 1992, congiuntamente dagli operatori sanitari individuati dalla ASL e dal personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell’insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell’alunno.
Il PEI tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche, di cui alla lettera a) comma 1 dell’art. 13 della legge n. 104 del 1992.
La didattica a distanza per gli alunni disabili, nonostante i numerosi sforzi compiuti da docenti e famiglie, specie per alcune tipologie di disabilità è sin dall’inizio un grosso ostacolo. Pensiamo agli alunni autistici, ad esempio. Ecco perchè il PEI, il piano educativo individualizzato, deve essere tarato su queste nuove modalità di didattica, allo scopo di prevedere nuovi strumenti per gli studenti.
Il presidente dell’Associazione MiSoS Ernesto Ciracì: “L’emergenza sanitaria Coronavirus ci indirizza alla rivisitazione del processo educativo – didattico per gli alunni con disabilità, con lo scopo di renderlo funzionale ad un percorso più flessibile in relazione alla didattica a distanza. Nonostante le difficoltà di attuare il processo inclusivo che adoperiamo nelle nostre scuole è fondamentale mantenere e coltivare le relazioni con i propri alunni e l’alleanza educativa con la famiglia. Anche se distanti noi siamo vicini”.
Sappiamo i tanti problemi legati alla didattica a distanza per gli alunni disabili. A tal proposito dobbiamo ricordare la pagina MI dedicate “L’inclusione via web“, come risorsa per gli insegnanti di sostegno e le famiglie.
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