Come si legge su un articolo sul sito di Fiera Didacta Italia, organizzata da Indire, nella somministrazione di unità di apprendimento l’insegnante ha il compito di organizzare il lavoro secondo un macro-tema, entro cui la classe dovrà orientare un progetto incentrato nello sviluppo di una serie di competenze ben definite in base alla trasversalità dell’attività intrapresa.
La verifica di queste competenze sarà legata più all’analisi del percorso che all’esito finale del progetto, valutando l’effettiva partecipazione di ogni singolo allievo e soprattutto considerando la concreta applicazione delle capacità in ambito situazionale. VAI AL CORSO
Le UDA, le unità di apprendimento, partono da obiettivi formativi adatti e significativi, sviluppano appositi percorsi di metodo e di contenuto, tramite i quali si valuta il livello delle conoscenze e delle abilità acquisite e la misura in cui la studentessa e lo studente hanno maturato le competenze attese.
Le unità didattiche di apprendimento possono, in particolare, essere orientate alla costruzione di competenze. Ma come si costruisce un’UDA per competenze? Si lavora in chiave interdisciplinare al fine di programmare il raggiungimento di un obiettivo da parte di un alunno, in termini di capacità dello studente di portare a termine un compito, una serie di compiti, un progetto.
In questo caso, è bene sottolineare che il lavoro su base interdisciplinare comporta un coordinamento del lavoro dei docenti nell’ambito di un progetto ben pianificato. Che tipo di competenze si vanno a rafforzare? Da quelle più generiche (relative ad abilità sociali o di cooperazione entro i gruppi o di gestione del lavoro) alle competenze più specifiche relative a una precisa disciplina.
Il corso
Su questi argomenti il corso Come progettare e realizzare le unità di apprendimento (UDA) per la scuola secondaria di secondo grado, in programma dal 15 novembre, a cura di Vincenzo Nigro e Salvatore Curcio.