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Come si diventa insegnanti, la Gelmini detta le nuove regole

Cambia radicalmente la formazione iniziale degli insegnanti. Nel corso di una conferenza stampa, il ministro Gelmini ha presentato, a Palazzo Chigi, il nuovo regolamento per la formazione iniziale dei docenti che si sviluppa, in particolare, su quattro grandi direttrici:

 
– il Tirocinio da svolgere direttamente a contatto con le scuole e col “mestiere” di insegnante, perché insegnare non può essere solo teoria ma anche pratica;
il numero di nuovi docenti sarà deciso in base al fabbisogno. Fine dell’accesso illimitato alla professione che creava il precariato;
– con la fine del precariato sarà consentito ai giovani l’inserimento immediato in ruolo;
– lauree specifiche per ciascuna classe di abilitazione. Più inglese (necessaria la certificazione B2 in lingua inglese per abilitarsi) e nuove tecnologie, migliore preparazione per l’integrazione dei disabili. 

A seguire la sintesi del regolamento presentato a Palazzo Chigi:

“Scuola primaria
Con il nuovo sistema per insegnare nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria sarà necessaria la laurea quinquennale, a numero programmato con prova di accesso che consentirà di conseguire l’abilitazione per la scuola primaria e dell’infanzia. Sono rafforzate le competenze disciplinari e pedagogiche ed è previsto un apposito percorso laboratoriale per la lingua inglese e le nuove tecnologie. Per la prima volta si è data specifica attenzione al problema degli alunni con disabilità, prevedendo che in tutti i percorsi ci siano insegnamenti in grado di consentire al docente di avere una preparazione di base sui bisogni speciali”. 

“Scuola secondaria
Per insegnare nella scuola secondaria di primo e secondo grado sarà necessaria la laurea magistrale + un anno di Tirocinio Formativo Attivo; è prevista una prova di ingresso alla laurea magistrale a numero programmato basato sulle necessità del sistema nazionale di istruzione, composto da scuole pubbliche e paritarie; l’anno di tirocinio formativo attivo contempla 475 ore di tirocinio a scuola (di cui almeno 75 dedicate alla disabilità) sotto la guida di un insegnante tutor; rispetto al percorso Ssis (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario), si prende il meglio di quella esperienza, evitando la ripetizione degli insegnamenti disciplinari, approfonditi già nella laurea e nella laurea magistrale, per concentrarsi sul tirocinio, sui laboratori e le didattiche”.

Maggiori dettagli nel comunicato del ministro Gelmini.

Dal box “Approfondimenti” di questa pagina è possibile visionare e scaricare lo schema di decreto sulla formazione iniziale dei docenti e la relazione illustrativa.

Redazione

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