L’esame di terza media si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022. Lo chiarisce il comunicato del Ministero dell’Istruzione mentre l’ordinanza sugli esami di Stato del primo ciclo è al vaglio del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (CSPI).
Due prove scritte e un colloquio
Per l’Esame del primo ciclo la prova consta di queste fasi:
- Prova scritta di italiano,
- Prova scritta logico-matematica,
- colloquio, nel corso del quale saranno accertate le competenze dell’alunno nella varie discipline, incluse le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica. ESCLUSIVAMENTE per i percorsi a indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.
Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Il colloquio viene condotto collegialmente dalla sottocommissione, ponendo particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio.
Il voto
La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione.
Ammissione all’esame
Non sarà ammesso all’esame chi:
- non abbia frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza epidemiologica;
- sia incorso nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato;
- non abbia acquisito adeguati livelli di apprendimento in una o più discipline, al punto che il consiglio di classe delibera, con adeguata motivazione, la non ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo.
Per quanto riguarda la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, queste si terranno, ma non costituiranno requisito di accesso.
Prove suppletive per i candidati assenti
Per le alunne e gli alunni risultati assenti ad una o più prove, per gravi e documentati motivi, la commissione prevede una sessione suppletiva d’esame che si conclude entro il 30 giugno e, comunque, in casi eccezionali, entro il termine dell’anno scolastico, salvo diversa disposizione connessa all’andamento della situazione epidemiologica.