Non c’è alcun problema sui comitati di valutazione, cui spetterà l’ingrato compito di assegnare i circa 23mila euro del “merito” al 10% dei docenti.
A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, il 18 marzo, a margine della conferenza di presentazione del Maker Faire, in merito alle indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa su problemi nella formazione dei comitati di valutazione.
“Difficoltà con i comitati di valutazione degli insegnanti? Non credo proprio. Abbiamo stanziato formalmente 200 milioni di risorse aggiuntive: è la prima volta che un governo italiano dà soldi in più per il merito dei professori”, ha detto Giannini.
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Per poi sottolineare che “la legge è chiara, daremo indicazioni alle scuole su come applicarla”.
Malgrado le rassicurazioni del ministro, però, la situazione appare ancora incerta. Prima di tutto perché i sindacati hanno rotto la trattativa con il Miur sul tema, dopo che quest’ultimo ha negato la possibilità di portare questo finanziamento in contrattazione.
In secondo luogo, perché alcune organizzazioni, tra cui l’Unicobas, hanno promesso di denunciare tutti quei dirigenti scolastici che assegneranno il “merito” anche in mancanza di tutti i componenti del comitato. E questa, è un’evenienza tutt’altro che remota, visto che non pochi collegi dei docenti hanno deciso di non individuare i due docenti che dovrebbero farne parte.
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