Spettabile Redazione,
siamo il CISS “Comitato Insegnanti Specializzati sul Sostegno”, un organismo costituito solo da appassionati docenti specializzati che, per diventare insegnanti di sostegno, hanno affrontato un lungo e complesso percorso universitario comprendente un concorso selettivo di ingresso con tre prove, tour de force formativi con oltre 20 appelli in poco più di 7 mesi, tirocinio e tesi di specializzazione.
Abbiamo seguito con vivo interesse e piena partecipazione il servizio de Le Iene sulla gestione scolastica dell’autismo mandato in onda in data 18/10/2022 e, innanzitutto, vorremmo esprimere la nostra solidarietà ai genitori di Jacopo per le enormi difficoltà a cui hanno dovuto far fronte, che vanno ad aggravare una situazione che noi ben sappiamo essere sicuramente già dolorosa e complicata. Concordiamo pienamente con il pensiero espresso dalle famiglie nel sottolineare che un progetto veramente inclusivo richieda particolari competenze: una preparazione che non si può improvvisare, oltre a capacità empatiche che si dimostrano e si sviluppano sul campo. Questa testimonianza ha acceso un faro su delle criticità che noi docenti specializzati sul sostegno “per scelta” viviamo sulla nostra pelle ogni giorno soprattutto quando, arrivati a fine anno, salutiamo dolorosamente le classi a noi assegnate, consapevoli che per l’anno nuovo sarà il balletto delle assegnazioni a decidere tramite un freddo algoritmo se il percorso faticosamente creato, passo dopo passo, con il nostro alunno, avrà un prosieguo o meno.
Cogliamo l’occasione per sostenere e appoggiare le giuste richieste dei genitori emerse nel servizio di Giulio Golia, inerenti il voler assicurare ai propri figli, nostri alunni, l’assegnazione di un insegnante motivato, professionalmente preparato e soprattutto di ottenere la necessaria continuità educativa e didattica, tanto sospirata quanto rara, tale da essere considerabile quasi una creatura mitologica.
Ciò che ci preme sottolineare, però, è che il quadro pessimista che emerge dal servizio ha delle motivazioni politico-amministrative ed economiche che non sono causate dai docenti. Si tratta di una serie di specifiche decisioni ministeriali volte congiuntamente a deregolamentare l’offerta formativa delle libere università e a ridurre il numero di docenti a tempo indeterminato.
Sono queste due situazioni a creare grande disparità tra domanda e offerta e, anche, a demotivare noi docenti specializzati, condannati all’eterno precariato alternativamente al superamento di innumerevoli concorsi che stratificano inutilmente i diritti alla continuità didattica di alunni e docenti. Questo sistema, come è stato accuratamente documentato, crea enormi danni a bambini e ragazzi che invece avrebbero diritto ad avere, oltre a tutti i possibili mezzi per la creazione di una proficua alleanza educativa tra scuola, famiglia e istituzioni, il massimo dell’attenzione e delle risorse umane e didattiche.
Come docenti specializzati ci uniamo al sentito appello che il Sindaco Decaro, ritenendo suo dovere intervenire, ha rivolto al futuro Ministro, perché finalmente ci si voglia attivare per una soluzione ad un problema che da troppo tempo viene sistematicamente ignorato da chi, appunto, ha il DOVERE di attuare le giuste ed urgenti soluzioni, in controtendenza con lo status quo. Noi del CISS siamo sempre disponibili a testimoniare quale sia la realtà concreta dentro alle scuole e pronti a contribuire, lavorando in sinergia con le famiglie e le istituzioni, per dare le non più rinviabili risposte che i nostri alunni meritano di ricevere al più presto. Il buono della scuola sono sempre stati i maestri di cuore, ma la guerra tra poveri ha dilaniato l’istituzione: noi preferiamo rimboccarci le maniche e collaborare alla sua rinascita.
CISS – Coordinamento Insegnanti Specializzati Sostegno