Nel comunicato stampa dell’11 febbraio 2015 si legge: “La reazione scomposta al programma Presa Diretta di Riccardo Iacona (Rai3, 8 febbraio) denuncia una visione proprietaria degli spazi pubblici da parte del PD e del Governo. Nel profluvio di tweet, dichiarazioni, comunicati stampa si legge la stessa proterva convinzione espressa tante volte dal premier: “Ascolto tutti, ma decido io”.
Nello stesso comunicato si fa riferimento alla LIP, un disegno di legge accompagnato da un’opera di reale condivisione e da un consenso diffuso, che il Governo, padrone incontrastato di tutti i media, ha intenzionalmente ignorato per mesi.
Nel documento del Comitato nazionale a sostegno della LIP si evidenzia la negatività del rapporto La Buona Scuola intesa come “la volontà di ripristinare un modello arcaico di scuola, la scuola di classe, dirigista, autoritaria e meritocratica nel senso più retrivo del termine; in cui i privati, oggi i genitori, domani imprese ed aziende, solleveranno lo Stato da uno degli obblighi che la Costituzione gli attribuisce“.
Riflessioni dai toni forti che testimoniano la presenza, dentro e fuori il Parlamento, di una dialettica sul sistema scuola al limite dello scontro verbale.
Sulla LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE (LIP) vedi anche il BLOG di Amelia de Angelis
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