Con la pubblicazione degli elenchi delle commissioni per l’Esame di Stato, la Maturità 2024 entra ufficialmente nel vivo. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso noti i nomi dei professori che giudicheranno gli studenti a fine giugno come commissari esterni, scatenando immediatamente una vera e propria “caccia al prof” tra i maturandi.
Secondo un recente sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di 500 studenti, quasi tutti (ben 9 su 10) sono pronti a indagare sui professori esterni. Questa ricerca di informazioni, vista come fondamentale, è particolarmente rilevante quest’anno, poiché molti commissari esterni avranno il compito cruciale di correggere la seconda prova, quella sulle materie di indirizzo.
La strategia di ricerca è variegata ma ben definita. Circa il 60% degli studenti prevede di operare in gruppo, collaborando con i compagni di classe per raccogliere quante più informazioni possibili. Un altro 30% procederà invece autonomamente. Gli studenti non si limitano a un’unica fonte: uno su quattro cercherà di contattare direttamente gli studenti delle scuole di provenienza dei commissari per ottenere dettagli preziosi.
I social network giocano un ruolo fondamentale in questa caccia: il 20% dei maturandi si affiderà ai profili social dei professori esterni, considerati una miniera di informazioni personali e professionali. Inoltre, un altro 20% cercherà di sfruttare le conoscenze dei propri insegnanti interni, che a breve conosceranno i colleghi di commissione.
Nonostante l’efficacia di internet, alcune modalità tradizionali come i gruppi social dedicati alla Maturità (10%) e il contatto diretto con le scuole dei commissari (9%) sembrano meno popolari. L’ampia disponibilità di informazioni online ha reso queste pratiche quasi obsolete.
Ma cosa cercano esattamente i maturandi? La maggior parte è interessata a scoprire eventuali stranezze e fissazioni dei professori sulla propria materia, dettagli che potrebbero rivelarsi cruciali per prepararsi al meglio. Il 42% degli studenti ritiene queste informazioni particolarmente preziose. Tuttavia, anche la personalità dei commissari è al centro dell’attenzione: il 29% degli intervistati vuole conoscere abitudini, passioni e stili di vita dei professori.
Il 19% dei maturandi è più pragmatico, concentrandosi sulle domande più frequenti poste dai commissari durante verifiche e interrogazioni. Curiosamente, solo il 10% è interessato a capire il metro di giudizio dei professori, probabilmente considerato un fattore meno prevedibile e più soggettivo.
In sintesi, la Maturità 2024 non è solo un momento di esami e stress, ma anche un’occasione per mettere in campo capacità investigative e di rete. La preparazione non si limita più ai libri e alle lezioni, ma si estende alla conoscenza diretta dei propri giudici, in un gioco di strategia che potrebbe fare la differenza nell’affrontare l’esame con maggiore serenità e consapevolezza.
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