L’idea era stata proposta, inizialmente, dal commissario europeo incaricato della cultura, dell’istruzione, della formazione e del multiculturalismo, Jàn Figel’, in occasione della sua audizione presso il Parlamento europeo avvenuta nel settembre del 2004.
Con lo stanziamento complessivo di 10 milioni d’euro, l’ “Anno europeo del dialogo” farà leva su una ricca serie di progetti che saranno realizzati tramite programmi nei vari Stati con particolare attenzione a quelli relativi alla cultura, all’istruzione, alla gioventù, allo sport.
Nel momento in cui Jàn Figel’ ha presentato la sua proposta ha dichiarato: “Negli ultimi anni l’Europa ha registrato importanti cambiamenti dovuti agili effetti combinati dei successivi allargamenti dell’Unione, di una maggiore mobilità determinata dal mercato unico e dell’intensificarsi degli scambi umani e commerciali con il resto del mondo. Ciò ha determinato interazioni tra gli europei e le diverse culture, lingue, etnie e religioni sul continente e altrove. Il dialogo tra le culture è quindi uno strumento indispensabile nella prospettiva di un ravvicinamento dei popoli europei che interessa sia i popoli tra loro sia le culture in cui essi si riconoscono.
L’ “Anno europeo del dialogo tra le culture” potrà rappresentare un’occasione di crescita generale dei popoli e porsi come effetto moltiplicatore della sensibilizzazione al dialogo culturale.
Sarà finalizzato a:
(a) promuovere il dialogo tra le varie culture;
(b) sensibilizzare i cittadini europei e tutti coloro che vivono nell’Unione europea sull’importanza di sviluppare una vera e propria cittadinanza europea;
(c) sovvenzionare su scala comunitaria azioni emblematiche di portata europea;
(c) sovvenzionare su scala comunitaria azioni emblematiche di portata europea;
(d) cofinanziare le azioni su scala nazionale aventi dimensioni europee.
