Commissione UE: le tasse più alte in Inghilterra

Helpconsumatori.it pubblica una rilevazione pubblicata dalla Commissione europea sui costi che gli studenti devono sostenere per l’istruzione superiore. E da questa emerge che in ben 9 nazioni non si pagano tasse di iscrizione: Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia, Grecia, Malta, Norvegia, Regno Unito (Scozia) e Svezia. In Italia, invece, le tasse di iscrizione sono pagate da quasi tutti gli studenti.
Tra un paese e l’altro ci sono grosse differenze. I paesi nordici tendono a essere più generosi, anche se Finlandia e Svezia di recente si sono aggiunte alla Danimarca nell’introdurre tasse per gli studenti stranieri. Al Nord sono anche più generosi nel dare sostegni agli studenti, dalle sovvenzioni di sussistenza ai prestiti: generosa la Germania e il Regno Unito; gli studenti in Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia e Lituania ricevono invece un sostegno finanziario solo limitato.
Esistono anche differenze di rilievo su chi ha diritto a un sostegno: le sovvenzioni possono così essere distribuite o solo in base a una necessità o essere facilmente accessibili a tutti. In circa la metà dei paesi, gli assegni familiari e le agevolazioni fiscali per i genitori degli studenti sono un importante elemento del sostegno generale agli studenti. In Inghilterra, per pagare tasse così elevate, gli studenti ricevono un prestito che non devono restituire finché non trovano un’occupazione relativamente ben retribuita.
In 6 paesi, compresa l’Italia, gli studenti che provengono da paesi extra UE sono trattati, riguardo a queste tasse, come quelli provenienti dall’interno della UE. Le tasse tendono a essere più elevate per il diploma di “master” (2° ciclo o laurea di 2° livello) che per il diploma di 1° livello; inoltre, le tasse sono pagate, nel 2° ciclo, da un numero di studenti maggiore.
Tutti i paesi, eccetto Islanda e Turchia, forniscono alcuni tipi di sovvenzioni almeno ad alcuni studenti. In Turchia esistono tasse ridotte per alcuni studenti, ma sono esistono sovvenzioni. Negli altri paesi esiste una vasta gamma di situazioni riguardo alla possibilità di ottenere una sovvenzione. In Danimarca, Cipro e Malta, tutti gli studenti ricevono sovvenzioni. In Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), riceve sovvenzioni la maggior parte degli studenti. Nella grande maggioranza dei paesi (Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Regno Unito (Scozia), Slovacchia, Spagna) riceve sovvenzioni solo una minoranza di studenti. La percentuale varia dall’1% della popolazione studentesca in Grecia al 40% circa in Ungheria.
Benché in tutti i paesi sia teoricamente possibile per gli studenti accendere prestiti, questi sono considerati una delle forme principali dei sistemi di sostegno agli studenti se più del 5% della popolazione studentesca contrae un prestito di questo tipo. Ciò accade in 16 paesi: Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Finlandia, Svezia, l’intero Regno Unito, Islanda, Norvegia e Turchia.

Redazione

Condividi
Pubblicato da
Redazione

Articoli recenti

Il mercato dell’istruzione: il bonus alle scuole private è ideologia

Il bonus da 1.500 euro per genitori che vogliono iscrivere i figli alle scuole paritarie,…

20/11/2024

2 milioni di bambini in Italia soffrono di disturbi mentali

Circa 2 milioni di ragazzi italiani di età compresa tra i 10 e i 20…

20/11/2024

Ma (a che) serve l’IA nella scuola?

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “Educazione in Evoluzione” tenuta da Matteo Borri dal titolo: “Ma (a che) serve…

20/11/2024

Studenti-teppisti fotografano la targa dell’auto dei loro prof: l’obiettivo è accanirsi sulla carrozzeria? Parla la preside del liceo Salvemini di Bari

Vendicarsi con i docenti, considerati troppo severi, fotografando la targa della loro auto per poi…

20/11/2024

Da manager docente precario, immesso in ruolo a 63 anni dopo un decennio di supplenze: un caso non raro

Da qualche anno, soprattutto dopo la pandemia da Covid, assistiamo ad una crescita di casi…

20/11/2024

Autonomia differenziata: la bocciatura della Corte costituzionale

La Corte Costituzionale ha bocciato ben sette punti nevralgici della legge sull’autonomia differenziata tra cui…

19/11/2024