Il 6 aprile scorso, con la nota n.6078, il Miur ha riesaminato la decisione contestata dai sindacati di escludere i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi e delle scuole secondarie di primo ciclo dalla presidenza degli esami di Stato del secondo ciclo.
La nota, riporta la Cisl Scuola, dichiara che anche i dirigenti precedentemente esclusi possono presentare domanda agli Usr, sebbene in modalità cartacea.
C’è però un inghippo, sempre come segnala il sindacato: poche righe successiva, la nota inserisce una serie di impossibili vincoli e condizioni nella individuazione del sostituto del dirigente scolastico negli esami di primo ciclo.
Da un lato dunque si riconosce il diritto dei dirigenti scolastici del primo ciclo ad aspirare alla presidenza delle Commissioni d’esame, dall’altro si creano condizioni il cui soddisfacimento è nella sostanza assai improbabile.
Nella nota di chiarimento, infatti, si afferma che il dirigente scolastico deve individuare il proprio sostituto tra i docenti di scuola secondaria che abbiano già svolto la funzione di Presidente di Commissione per l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione e che non siano impegnati negli esami.
“Non si comprende il motivo di tale limitazione, dal momento che non è certo prevista neppure nel caso di docenti di scuola secondaria individuati come Presidenti negli esami nel secondo ciclo. Si tratta evidentemente di una condizione che non ha nessun riscontro nella normativa e la cui definizione non potrà che avere conseguenze anche nella sostituzione del dirigente in caso di reggenza o di assenza per malattia“, riporta la Cisl Scuola
La Cisl Scuola, insieme a Flc Cgil e Uil Scuola Rua, ha pertanto scritto all’Ufficio di Gabinetto e al Direttore generale degli Ordinamenti, chiedendo chiarimenti.
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