Dopo il periodo pandemico si è ritornati alla normalità, ossia alle commissioni formate da tre membri esterni e tre interni. Per molti USR è proprio il caso di dirlo, “normalità”, in quanto si è ripetuta la solita prassi con la nomina dei soliti noti nelle sedi più lontane per ovvie motivazioni retributive, mentre per altri è valso il principio di territorialità per risparmiare…
Possibile che il fantomatico algoritmo individui sempre gli stessi presidenti o semplici commissari in montagna o al mare, dove magari hanno una seconda casa o un familiare che li ospiti? o che assegni casualmente due o più colleghi, magari anche consanguinei, nella stessa scuola per farli viaggiare insieme?
Che efficienza!
Considerato che si tratta di incarichi pubblici remunerati, non dovrebbe essere applicato il principio di rotazione, diretta estrinsecazione del principio di non discriminazione e di parità di trattamento?
Maria Guarino