La CM 4537 del 16 marzo scorso in materia di composizione delle commissioni di esame di Stato è stata annullata dal Tar Lazio: ne dà notizia l’Associazione nazionale presidi che aveva impugnato la circolare stessa che non consentiva ai dirigenti scolastici di scuole del primo ciclo di far parte delle commissioni di concorso.
“Il Tar –sottolinea l’Anp in una nota diramata in queste ore – ha così deciso in base al principio di unicità del ruolo dei dirigenti scolastici ed ha nettamente escluso che l’Amministrazione possa differenziare, in relazione al diverso ordine e grado dei dirigenti scolastici, i requisiti che i dirigenti dovrebbero possedere per svolgere il ruolo di presidente delle commissioni. In altre parole, qualsiasi distinzione tra i dirigenti è viziata da illegittimità”.
Cade anche il principio fin qui seguito dal Ministero secondo cui i dirigenti scolastici, per essere nominati presidenti di commissione, dovrebbero essere provvisti di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di II grado.
“Nonostante la sentenza del TAR Lazio sia giunta dopo la conclusione delle operazioni d’esame- sottolinea ancora l’Anp – si tratta di un pronunciamento fondamentale che mette definitivamente fine alla questione, ristabilendo le condizioni di dignità professionale dei dirigenti scolastici”
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