Home Archivio storico 1998-2013 Concorso Dirigenti Compensi miseri? No, congrui

Compensi miseri? No, congrui

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I bassi compensi previsti per presidenti e commissari d’esame nelle prove di concorso sono del tutto “congrui” e rientrano “in un contesto di misure intese a conseguire una razionalizzazione e una riduzione della spesa pubblica, già avviata da tempo e che si va sempre più accentuando”. E’ questa la risposta che il sottosegretario Marco Rossi Doria ha fornito in Commissione Cultura a seguito di una interrogazione dell’on. Paola Frassinetti che lamentava che per ciascun docente esaminato nei concorsi per dirigenti scolastici sia stato previsto un compenso (lordo) di mezzo euro da aggiungere ai 250 euro di “base” per i presidenti (ridotti a poco più di 200 per i commissari).
La replica di Frassinetti è stata lapidaria e sferzante: “La somma di 0,50 euro per ciascun elaborato o candidato esaminato è irrisoria e lesiva della dignità etica e professionale dei componenti della commissioni”
Ma il problema dei compensi irrisori per incarichi aggiuntivi si sta riproponendo anche per le attività di “tirocinio” previste per i dirigenti scolastici neo immessi in ruolo.
Il progetto formativo per l’anno in corso prevede infatti la nomina di dirigenti “mentor” che avranno il compito di seguire passo passo il percorso professionale dei neo-dirigenti.
Ad ogni mentor potranno essere assegnati 4 neo-dirigenti per ciascuno dei quali verrà riconosciuto il “congruo” compenso di 250 euro (ovviamente lordi).
In pratica, con 4 dirigenti da seguire, consigliare, aiutare e sostenere ciascun mentor riceverà un compenso di 1.000 euro complessivi che, a conti fatti, si ridurranno a meno di 500 euro netti.
Somma che non sarà sufficiente neppure a coprire le spese degli spostamenti il mentor dovrà mettere in conto per seguire i 4 colleghi.
Se a questo si aggiunge il fatto che i nei-dirigenti dovranno attingere al bilancio della propria scuola per rimborsarsi le spese di trasporto necessarie per poter partecipare alle fasi regionali e interregionali, il quadro è completo.
Come al solito, nel nostro Paese vige spesso la vecchia regola del “far le nozze con i fichi secchi”.