Girando per le scuole e leggendo le contrattazioni d’Istituto, una cosa salta all’occhio che non può essere taciuta. Si tratta della difformità, tra varie scuole anche di uno stesso territorio, del compenso del docente vicario del dirigente scolastico.
In alcune scuole dove il vicario è completamente esonerato dal servizio, si arriva a dargli anche 6 mila euro, e in un’altra dove il vicario deve garantire il regolare servizio di 18 ore settimanali, si paga tale funzione vicaria con poco meno di 2 mila euro. È veramente una sperequazione che grida vendetta e che non è accettabile. Situazioni del genere mortificano sia il valore etico della contrattazione, che la dignità professionale di una funzione così importante. Esistono anche scuole dove i vicari dei dirigenti scolastici arrivano a percepire un assegno annuale di 7mila euro lordi, e chissà se esistono situazioni dove il vicario prende una retribuzione ancora più consistente.
Come possono le RSU, in qualità di rappresentanti di tutti i lavoratori di una scuola, essere d’accordo nel firmare un contratto in cui al vicario, che magari gode anche del privilegio dell’esonero dal servizio, si concedono assegni così importanti? La cosa preoccupante è che se cambi scuola ed analizzi altri contratti d’istituto, si trovano cifre più morigerate e il docente vicario non ha nemmeno l’esonero.
Come può essere tollerata una iniquità contrattuale così manifesta? Forse la soluzione ci sarebbe e potrebbe anche rendere giustizia per tutti. Bisognerebbe togliere dalla contrattazione d’Istituto e dal fondo d’istituto la retribuzione del vicario, prevedendo un fondo a parte per tali retribuzioni, fissando dei criteri oggettivi per quantificare il numero di ore da retribuire.
In buona sostanza quello che avviene già oggi per le funzioni strumentali, dovrebbe essere stabilito anche per i vicari. Regolamentare questi compensi è un atto di correttezza contrattuale ed eviterebbe che la stessa funzione venga pagata in alcuni casi in modo eccessivo e in altri modo riduttivo. Eliminare questo tipo di contrattazione troppo soggettiva, contribuirebbe anche a mettere un freno a contrattazioni troppo clientelari e lesive della dignità di tutti i lavoratori. Cosa né pensano i sindacati di questa proposta alla vigilia delle elezioni RSU?