L’Europa dovrebbe uniformare il proprio approccio all’insegnamento delle competenze digitali per equipaggiare meglio i bambini e ridurre le disparità regionali. Questo sembra essere il risultato di una nuova indagine condotta durante la primavera dello scorso anno scolastico, tra i genitori di 10 Paesi europei. L’indagine evidenzia le preoccupazioni sulla qualità degli strumenti digitali nelle scuole per gli studenti e la necessità di supportare meglio gli insegnanti con orientamento e formazione.
L’indagine su 10.000 genitori europei, condotta da IPSOS Germania per conto di Vodafone Foundation, sostiene l’Anno europeo delle competenze, che incoraggia l’Europa a fornire finanziamenti per l’istruzione digitale, a rendere disponibili opportunità eque per i giovani e a colmare il divario di competenze digitali.
Ipsos Germania, per conto della Fondazione Vodafone, ha intervistato 1.000 genitori in ciascuno dei 10 Paesi tra il 23 febbraio e il 16 marzo 2023: Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna, Turchia e Regno Unito. I gruppi target comprendono genitori di scuole elementari, medie e superiori.
I genitori intervistati sembrano essere ottimisti riguardo al potenziale della tecnologia digitale nell’istruzione, e sostengono che sia necessario intervenire per garantire l’uniformità delle risorse e delle infrastrutture al fine di aumentare le opportunità di competenze digitali per gli studenti in tutta Europa.
“L’Europa si trova ad affrontare una significativa carenza di competenze e deve potenziare l’alfabetizzazione digitale dei giovani se vuole raggiungere gli obiettivi del Decennio Digitale“, sostengono i responsabili della Fondazione che ha condotto l’indagine, “è allarmante che la qualità degli strumenti digitali per gli studenti vari ampiamente tra le scuole, le città, le regioni e i Paesi”.
L’85% dei genitori intervistati ritiene che le prospettive di carriera dei propri figli dipendano in larga misura dalle competenze digitali, ma solo tre quarti (78%) hanno dichiarato che i bambini possono accedere a strumenti digitali come laptop, tablet e lavagne digitali per l’apprendimento a scuola.
L’accesso agli strumenti digitali nelle scuole varia in modo significativo tra i Paesi europei. Gli studenti britannici, olandesi e portoghesi godono dei tassi di accesso più elevati (87%-88%), che scendono a circa il 70% per gli studenti ungheresi, italiani e greci.
In totale, emerge dall’indagine, poco più della metà delle scuole offre l’insegnamento online e solo il 59% di queste fornisce agli studenti un dispositivo per accedere all’istruzione online da casa. In Italia e Portogallo, solo 2 studenti su 5 hanno accesso all’istruzione online fornita dalle loro scuole.
Quasi tre quarti dei genitori (73%) hanno dichiarato di essere favorevoli agli standard europei per l’insegnamento delle competenze digitali e l’85% ha affermato che l’alfabetizzazione digitale dovrebbe essere un obiettivo di apprendimento fondamentale a scuola.
In coerenza con questi risultati è anche il precedente rapporto 21st Century Teachers dell’ottobre 2022 che aveva visto coinvolti circa 3.000 insegnanti in 11 Paesi europei. Quell’indagine aveva rilevato che il 75% degli insegnanti europei preferirebbe avere standard per le politiche e l’educazione digitale per garantire che i loro studenti ricevano un’istruzione di alta qualità.
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