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Competenze digitali, i ragazzi del Sud molto indietro rispetto ai coetanei del Nord: emersi i soliti divari – I DATI

I ragazzi del Sud Italia, in quanto a competenze digitali, rimangono molto indietro rispetto ai coetanei del Nord Italia: è quanto emerge dagli esiti italiani dell’Indagine IEA ICILS svoltasi nel 2023. Il dato non sembra essere una sorpresa: siamo molto abituati a vedere questi divari territoriali.

I risultati italiani in literacy digitale (CIL)

L’Italia ottiene un punteggio medio in literacy digitale di 491, significativamente superiore a quello medio internazionale, che è di 476. Il punteggio UE è di 493, leggermente superiore ancora.

Il Nord Ovest, il Nord Est e il Centro ottengono punteggi superiori rispetto alle altre macroaree. Il Sud ha punteggi medi superiori al Sud Isole. Si passa dal minimo di 440 fatto registrare al Sud e nelle Isole, al massimo di 511 del Nord Ovest.

Nelle Isole, quindi, si arriva ad un punteggio pure inferiore alla media internazionale.

I risultati italiani in Pensiero Computazionale (CT)

L’Italia ottiene un punteggio medio in Pensiero Computazionale di 482, che non si discosta da quello medio internazionale, pari a 483 così come quello dell’UE.

Permangono le differenze per macroarea geografica riscontrate in CIL: si passa da un punteggio di 423 al Sud e Isole a 504, conseguito al Nord Ovest. Anche in questo caso nelle Isole si arriva ad un punteggio pure inferiore alla media internazionale.

L’indagine

L’indagine ICILS (International Computer and Information Literacy Study) – a cadenza quinquennale – ha come principale obiettivo la valutazione comparativa delle competenze digitali degli studenti frequentanti l’ottavo anno di scolarità (in Italia studenti della terza secondaria di I grado, terza media). I risultati dello studio oggi, 12 novembre, vengono presentati da INVALSI.

L’edizione del 2023, la terza dello studio, ha permesso di valutare nuovi aspetti relativi alla cittadinanza digitale, considerando le crescenti opportunità dei giovani di prendervi parte. L’indagine esplora due differenti aspetti delle competenze informatiche: la Literacy digitale (CIL – Computer and information Literacy), ossia la capacità degli studenti di utilizzare il computer, di raccogliere informazioni, di produrre informazioni e di comunicare attraverso le nuove tecnologie e il Pensiero computazionale (CT – Computational Thinking), che riguarda la capacità degli studenti di utilizzare i processi mentali per definire le diverse operazioni da eseguire per risolvere un problema su un computer o un dispositivo digitale.

Il campione italiano

In Italia, alla rilevazione 2023, hanno partecipato 152 scuole, 3.376 studenti e 2.161 docenti.

Cosa sono le competenze digitali? Gli ambiti di CIL

La competenza digitale si riferisce all’abilità di usare il computer per ricercare informazioni, creare e comunicare allo scopo di partecipare in maniera efficace a casa, a scuola, nel luogo di lavoro e nella società.

  • Comprensione dell’uso del computer
    • Conoscenze e abilità tecniche con il computer come mezzo di lavoro con le informazioni
  • Raccolta di informazioni
    • Processi che permettono l’accesso, il recupero e la valutazione della qualità dell’informazione computer-based
    • Modalità e tecniche che servono a organizzare, classificare, immagazzinare l’informazione
  • Produzione di informazioni
    • Uso del computer come strumento per pensare e creare.
    • Aspetti fondamentali sono la trasformazione di informazioni e la creazione di informazioni
  • Comunicazione digitale
    • Competenze relative alla condivisione di informazioni attraverso diverse piattaforme di comunicazione
    • Attuazione di strategie di protezione della condivisione di informazioni da parte di altri

I risultati sono migliorati nel tempo?

In Italia il punteggio medio in literacy digitale è aumentato di 30 punti, complice forse, anche, un’accelerazione dovuta allo scoppio della pandemia da Covid-19.

L’aumento è stato fatto registrare in tutte le macro aree geografiche.

Redazione

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