Sull’apprendimento delle competenze digitali gli studenti italiani non risultano assolutamente indietro rispetto ai coetanei del resto del mondo: è quanto emerge dagli esiti italiani dell’Indagine IEA ICILS svoltasi nel 2023.
L’indagine ICILS (International Computer and Information Literacy Study) – a cadenza quinquennale – ha come principale obiettivo la valutazione comparativa delle competenze digitali degli studenti frequentanti l’ottavo anno di scolarità (in Italia studenti della terza secondaria di I grado, terza media). I risultati dello studio oggi, 12 novembre, vengono presentati da INVALSI.
L’edizione del 2023, la terza dello studio, ha permesso di valutare nuovi aspetti relativi alla cittadinanza digitale, considerando le crescenti opportunità dei giovani di prendervi parte. L’indagine esplora due differenti aspetti delle competenze informatiche: la Literacy digitale (CIL – Computer and information Literacy), ossia la capacità degli studenti di utilizzare il computer, di raccogliere informazioni, di produrre informazioni e di comunicare attraverso le nuove tecnologie e il Pensiero computazionale (CT – Computational Thinking), che riguarda la capacità degli studenti di utilizzare i processi mentali per definire le diverse operazioni da eseguire per risolvere un problema su un computer o un dispositivo digitale.
L’obiettivo di ICILS
- Fornire informazioni a livello internazionale sulle modalità con cui i giovani dell’ottavo anno di scolarità sviluppano le loro competenze digitali;
- Coadiuvare i sistemi educativi nell’attuazione di politiche che sostengono le competenze digitali quali abilità essenziali
- Raccogliere informazioni sui più ampi contesti scolastici ed extra-scolastici nei quali si sviluppano le competenze digitali degli studenti;
- Descrivere le competenze e le abilità digitali degli studenti attraverso una valutazione autentica computer-based
- Indagare come gli studenti usano il computer e altri dispositivi digitali e i loro atteggiamenti.
La prima rilevazione è stata fatta nel 2013, l’ultima in ordine di tempo nel 2018. Nel frattempo, e non è cosa di poco conto, è aumentato l’uso di Internet e la presenza delle tecnologie dell’informazione in ogni attività quotidiana.
Inoltre, dal 2018, viene fatta anche la rilevazione di Pensiero Computazionale (CT), ossia la definizione e misurazione separata delle caratteristiche di problem-solving e di pensiero algoritmico dagli aspetti funzionali delle competenze digitali.
Gli strumenti di rilevazione
- Prove CIL e CT
- Questionari di sfondo
- Studente
- Scuola
- Docente
- Coordinatore TIC
- Modalità di somministrazione computerizzata
- Internet
- Off-line su supporto USB
- Server locale
- Modalità di risposta
- Scelta multipla
- Risposta aperta
- Drag-and-drop
- Applicazioni di produttività (CIL)
- Programmazione a blocchi (CT)
Il campione italiano
In Italia, alla rilevazione 2023, hanno partecipato 152 scuole, 3376 studenti e 2161 docenti.
Cosa sono le competenze digitali? Gli ambiti di CIL
La competenza digitale si riferisce all’abilità di usare il computer per ricercare informazioni, creare e comunicare allo scopo di partecipare in maniera efficace a casa, a scuola, nel luogo di lavoro e nella società.
- Comprensione dell’uso del computer
- Conoscenze e abilità tecniche con il computer come mezzo di lavoro con le informazioni
- Raccolta di informazioni
- Processi che permettono l’accesso, il recupero e la valutazione della qualità dell’informazione computer-based
- Modalità e tecniche che servono a organizzare, classificare, immagazzinare l’informazione
- Produzione di informazioni
- Uso del computer come strumento per pensare e creare.
- Aspetti fondamentali sono la trasformazione di informazioni e la creazione di informazioni
- Comunicazione digitale
- Competenze relative alla condivisione di informazioni attraverso diverse piattaforme di comunicazione
- Attuazione di strategie di protezione della condivisione di informazioni da parte di altri
I risultati italiani in literacy digitale (CIL)
L’Italia ottiene un punteggio medio in literacy digitale di 491, significativamente superiore a quello medio internazionale, che è di 476. Il punteggio UE è di 493, leggermente superiore ancora.
Le differenze per area geografica
Il Nord Ovest, il Nord Est e il Centro ottengono punteggi superiori rispetto alle altre macroaree. Il Sud ha punteggi medi superiori al Sud Isole.
Livelli di competenza – CIL
INVALSI ha elaborato alcuni livelli di competenza con cui inquadrare i vari risultati:
Sotto il livello 1
- Gli studenti sono in grado di completare semplici azioni seguendo istruzioni esplicite.
Livello 1
- Gli studenti sono in grado di utilizzare il computer come strumento per portare a termine compiti semplici e hanno abilità operative di base.
Livello 2
- Gli studenti dimostrano di saper usare il computer per completare compiti di base di raccolta e gestione delle informazioni e per creare semplici prodotti informativi.
Livello 3
- Gli studenti dimostrano la capacità di lavorare in modo autonomo con il computer per la raccolta e la gestione delle informazioni e sanno gestire le informazioni e comprendere le convenzioni informatiche di uso comune per la progettazione dell’informazione.
Livello 4
- Gli studenti sanno selezionare le informazioni più rilevanti da utilizzare a fini comunicativi, ne valutano l’utilità, la credibilità e l’affidabilità. Sanno creare prodotti informativi adattandoli da risorse digitali in modo da rendere l’informazione più accessibile al pubblico di riferimento.
La maggior parte degli studenti non supera il livello 2: ecco le relative percentuali.
- A livello internazionale: 50%
- UE: 44%
- Italia: 46%
Obiettivo UE: ridurre a meno del 15% la proporzione di studenti al di sotto del Livello 2 in CIL entro il 2030. Al Sud il 73% non lo supera, contro il 33% del Nord Ovest.
I risultati sono migliorati nel tempo?
In Italia il punteggio medio in literacy digitale è aumentato di 30 punti, complice forse, anche, un’accelerazione dovuta allo scoppio della pandemia da Covid-19.
L’aumento è stato fatto registrare in tutte le macro aree geografiche.
I risultati italiani in Pensiero Computazionale (CT)
L’Italia ottiene un punteggio medio in CT di 482, che non si discosta da quello medio internazionale, pari a 483 così come quello dell’UE.
Permangono le differenze per macroarea geografica riscontrate in CIL: si passa da un punteggio di 423 al Sud e Isole a 504, conseguito al Nord Ovest.
Livelli di competenza – CT
Anche in questo caso INVALSI ha elaborato alcuni livelli di competenza:
Livello 1
- Gli studenti dimostrano di riconoscere la logica associata ai concetti computazionali fondamentali.
Livello 2
- Gli studenti dimostrano la capacità di affrontare una varietà di problemi computazionali strutturati.
Livello 3
- Gli studenti sono in grado di risolvere problemi complessi, che richiedono l’uso di vari concetti computazionali. Sono in grado di interpretare scenari problematici e spiegare l’applicazione degli elementi fondamentali della risoluzione dei problemi.
Livello 4
- Gli studenti riconoscono e analizzano una vasta gamma di concetti e operazioni computazionali, scomponendo problemi complessi in componenti più piccoli e applicando algoritmi pertinenti per risolvere i sotto-problemi e giungere a una soluzione complessiva.
Le differenze di genere
C’è un risultato davvero interessante: le donne ottengono risultati migliori degli uomini, in literacy digitale, in 28 paesi. In Italia le donne conseguono un punteggio di 500 contro 482 degli uomini. In pensiero computazionale le differenze di genere, invece, non sono significative nella maggior parte dei Paesi.
La differenza tra maschi e femmine in literacy digitale è significativa in tutte le macroaree geografiche, ad eccezione del Nord Ovest.
Per quanto riguarda il pensiero computazionale, invece, la differenza è significativa e a favore dei maschi solo del Nord Ovest
Background culturale
Gli studenti provenienti da contesti socioeconomici privilegiati hanno punteggi significativamente più alti nella scala di competenze digitali (CIL) in tutti i Paesi partecipanti.
Ad incidere anche il numero di dispositivi digitali, soprattutto computer, accessibili in casa.