La Scuola Ebraica Elementare ‘Vittorio Polacco’ di Roma ha compiuto i suoi primi 100 anni: domenica 24 novembre, nel cuore del quartiere ebraico, al Portico d’Ottavia, si è tenuta una celebrazione con il rabbino capo rav Riccardo Di Segni, il presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, il sindaco Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e i rappresentanti mondiali delle maggiori organizzazioni filantropiche ebraiche.
La giornata, ha ricordato l’agenzia Ansa, è stata anche l’occasione per festeggiare la futura sede del liceo ebraico ‘Renzo Levi’, che nascerà nel convento abbandonato di Sant’Ambrogio, sempre nell’ex Ghetto: l’immobile è stato concesso dal Campidoglio alla Comunità, e sarà rinnovato grazie a fondi privati.
“Una giornata speciale e storica per la nostra Comunità – ha detto il presidente Fadlun – Qui abbiamo potuto formare da buoni italiani e anche da buoni ebrei le generazioni che si sono susseguite”.
Rav Di Segni ha ricordato la storia dell’istituto, spiegando che “la sfida era ed è quella di creare una scuola ebraica, non una scuola per ebrei. La scuola ebraica serve per trasmettere la nostra cultura, la nostra tradizione, non solo le conoscenze ma il corretto comportamento secondo la Torà. È lo strumento fondamentale di continuità e crescita. L’ebraismo può vantarsi di aver introdotto già nel primo secolo un sistema di educazione pubblica capillare per tutti i bambini. L’istruzione per tutti è stato da sempre un dovere per il singolo e le istituzioni comunitarie”.
“Celebrare i 100 anni di una scuola è sempre un momento emozionante – ha affermato il governatore Rocca – se poi si aggiungono i valori come quelli della cultura ebraica è un doppio valore, in una città come Roma. E’ un momento di gioia, anche perché dopo la mia elezione gli incontri con la Comunità Ebraica erano stati dolorosi, per via di quello che sta accadendo. E’ stato bello condividere un momento di gioia”.
“La storia della Comunità Ebraica è molto dura e drammatica – ha detto poi il sindaco Gualtieri – ma la loro scuola ha saputo rappresentare un elemento fondamentale di tenuta e di inclusione per la comunità e per la città. Per questi motivi abbiamo deliberato di realizzare un liceo ebraico nel centro della città. Un impegno bellissimo che arriva anche grazie al sostegno di alcune fondazioni internazionali che ci permetteranno di ristrutturare un edificio storico che è quello di Sant’Ambrogio”.
Con grande soddisfazione della Comunità Ebraica: “Oggi possiamo anche celebrare il futuro, grazie all’acquisizione di un nuovo fabbricato qui a pochi passi – ha commentato Fadlun – in un accordo inedito con la collaborazione di grandi istituzioni filantropiche mondiali che permettono di sostenere i costi molto onerosi di questa ristrutturazione che arriverà a quasi 10 milioni di euro. Noi ringraziamo il Comune di Roma e il sindaco Gualtieri di permettere di ampliare e ammodernare l’offerta didattica nella scuola ebraica”.