I lettori ci scrivono

Compiti a casa, sono davvero troppi?

La diatriba dura da parecchio tempo e ci vorrà una circolare del Ministro per risolverla ufficialmente?

Io come insegnante per fortuna all’infanzia, il problema non si pone ovviamente ma come nonna vedo che i compiti assegnati alla scuola primaria di secondo grado sono molto pochi perché in tal modo gli insegnanti non sono costretti a prendere provvedimenti con gli alunni che non ottemperano al loro dovere e altri insegnanti che non li assegnano per non dover procedere alla correzione degli stessi.

Come trascorrono il tempo libero queste poveri ragazzi? Alcuni dedicandosi ad attività sportive, ma avendo parecchio tempo libero in ogni caso non si separano mai dallo smartphone che è da considerare incorporato alla propria mano e si sa tale strumento offre ogni possibilità: videogiochi, chat e similari…

Lo smartphone potrebbe costituire un ottimo strumento di apprendimento in quanto ad esempio su LearningApps esistono app per ogni materia e per ogni grado di scuola anche se ormai la stragrande maggioranza di questi ragazzi, come ribadito, pensano a trastullarsi solo con videogiochi a tal punto da accusare stanchezza mentale e fisica.

Ai ragazzi si dovrebbe inculcare il senso del dovere, della responsabilità delle proprie azioni e di capirne a priori le conseguenze. I fatti accorsi in questi giorni dovrebbero fare riflettere soprattutto in primis i genitori e poi la scuola…che dovrebbe svolgere una funzione educativa, anche se è sempre più delegittimata dalla propria funzione…

 

Lettera firmata

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