La ricerca l’ha condotta Skuola.net (ma lo ha fatto anche l’anno scorso e con risultati simili), secondo la quale uno studente su due non vuol saperne di tediarsi sui compiti per casa e rovinarsi anche un minuto di vacanza sui libri e gli esercizi. L’unica apparente differenza sta nel fatto che sono sempre di più i genitori che supportano in questa scelta i figli e a ragione.
Secondo i dati raccolti, l’86% dei genitori considera inutile e fastidioso obbligare i propri figli a studiare in estate. Per la precisione sono circa il 46% gli studenti di medie e superiori che non hanno intenzione di cimentarsi con lo studio estivo pur se assegnato, a costo di trovarsi con brutti voti all’inizio dell’anno.
La rimanente percentuale invece, e in modo particolare solo uno su dieci ha iniziato seriamente a lavorare sui compiti estivi per terminarli subito e poi godersi le vacanze, mentre uno su tre ha già iniziato ma con l’obiettivo di completare l’opera un passo alla volta al termine dell’estate. Non mancano quelli, circa il 12%, che si rifugeranno nella formula last minute.
Tuttavia, dicono gli esperti del sito che già negli scorsi anni hanno condotto similare indagine, man mano che si avvicinava l’inizio dell’anno, la percentuale di dissidenti si era ridotta al 20%, confermando così che la paura di un brutto voto rappresenta sempre un deterrente efficace.