Un’indagine condotta da Skuola.net su 1.000 studenti di medie e superiori rivela un crescente malcontento verso i compiti estivi. Circa l’80% degli studenti considera il carico di lavoro assegnato eccessivo, con materie come matematica e italiano in cima alla lista delle più esigenti. Inoltre, il 60% degli studenti ha ricevuto compiti anche dopo la chiusura delle scuole, tramite registro elettronico e altre piattaforme digitali.
Sorprendentemente, il 40% dei genitori supporta questa protesta: il 12% è completamente contrario ai compiti, mentre il 27% lo è parzialmente. Questo dato indica un cambiamento significativo rispetto al passato, quando i compiti estivi erano accettati come parte integrante dell’educazione.
Nonostante il carico percepito come opprimente, oltre il 70% degli studenti prevede di completare i compiti entro l’inizio del nuovo anno scolastico. Tuttavia, molti genitori si sentono costretti a intervenire per aiutare i figli, con il 17% che offre supporto attivo e un altro 29% disposto a intervenire in caso di difficoltà.
Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, suggerisce un approccio alternativo per l’estate: attività culturali ed esperienziali che coinvolgano tutta la famiglia, come visite a musei o esplorazioni del territorio. Questo metodo potrebbe colmare il gap di apprendimento tra studenti provenienti da contesti familiari diversi e rendere l’estate un periodo di crescita culturale condivisa.
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