Sulla questione della circolare sui compiti delle vacanze, di prossima emanazione da parte del Miur, interviene anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Sarebbe preferibile se il ministro Bussetti si occupasse di altre questioni, commenta Di Meglio, decisamente più di sua pertinenza, come il reperimento dei fondi per il rinnovo del contratto, dal quale i docenti e tutto il personale della scuola si attendono un aumento degli stipendi, e la messa in sicurezza degli edifici scolastici che al Sud, purtroppo ancora in molti casi, crollano a pezzi mettendo a repentaglio l’incolumità di chi lì studia e lavora”.
Per il coordinatore della Gilda non ci sono dubbi: “Consideriamo questo intervento di Bussetti un’invasione di campo irrispettosa della libertà di insegnamento sancita dalla nostra Costituzione. Soltanto ai docenti, che ben conoscono le loro classi, spetta decidere se e quanti compiti affidare ai propri alunni nella pausa natalizia. Lo studio – sottolinea Di Meglio – deve avere tempi e spazi individuali, lo studio è anche fatica, pazienza e acquisizione di responsabilità. Si impara non solo in classe, ma anche riflettendo, ripetendo, ricercando da soli. Non siamo, dunque, d’accordo con il ministro quando afferma che a volte i compiti gravano sugli impegni familiari: secondo noi, invece, diminuire i compiti a casa durante le festività natalizie – incalza il leader della Gilda – significa sollevare dalla responsabilità famiglie e alunni”.
“Secondo il titolare del Miur, inoltre, ‘il tablet e i social sono anche strumenti didattici e i ragazzi possono insegnarne l’uso ai genitori, se stanno insieme’. Se il dialogo tra genitori e figli, in nome del quale bisognerebbe sacrificare i compiti, consiste nell’insegnamento dell’uso delle nuove tecnologie, – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – c’è da augurarsi che le famiglie italiane trovino altri modi per trascorrere il tempo libero”.
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