Mentre il Miur dirama la sperimentazione di scuole senza compiti per casa alla quale hanno aderito cinque città italiane:Biella, Verbania, Trapani, Milano e Torino, vogliamo ricordare che nel dicembre del 2014 il nostro Portale mise in linea un sondaggio per capire come si orientavano i nostri lettori, in maggioranza docenti, su tale problematica che per lo più ha sempre diviso il corpo insegnanti, le famigli ma non certo gli studenti, concordi nel non accettarli.
Ebbene all’epoca la maggioranza dei nostri lettori ritenne che i compiti per le vacanze e quindi per casa andavano assegnati: 54,4% favorevoli contro il 45,6% dei contrari, su un totale complessivo di oltre 1.300 voti.
Contestualmente anche Skuola.net predispose similare sondaggio fra i ragazzi, chiedendo se avessero svolti quelli per le vacanze. Ebbene se 1 su 3 dichiarò di averli completati, il 14% disse di non averli neanche guardati.
Il dato più singolare però riguardava coloro che dichiararono di averli svolti ma… copiandoli in un modo o nell’altro, tra internet e il compagno coscienzioso. Infatti, secondo Skuola.net, ben il 65% non ha esitato a scopiazzare qua e là, e internet è stata la scialuppa di salvataggio.
Se circa il 45% sostenne di non aver copiato nulla, il 38% invece ha usato il web, snobbando così i sacrifici del compagno più studioso al quale si è rivolto solo il 13%, mentre solo il 4% ha cercato sui libri la soluzione del caso.
Fra l’altro, faceva notare il sito, che 2 studenti su 3 ha confessato di aver ricevuto troppi compiti per il periodo natalizio e per tutta risposta solo il 32% ha finito di studiare in tempo. Un altro virtuoso 30% circa si è fermato al 75%. Uno studente su 4 si è ancorato tra il 25% e il 50% dei compiti e tutti gli altri hanno preferito non aprire libri.