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Compiti per le vacanze, la sfida di equilibrio tra riposo e apprendimento. Ecco cosa hanno sperimentato alcune scuole

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Gli insegnanti italiani si confrontano ogni anno con l’annosa questione dei compiti estivi, cercando un equilibrio tra la necessità di riposo per gli studenti e il mantenimento delle loro competenze. La maggior parte degli educatori condivide l’idea di non sovraccaricare gli alunni durante l’estate, offrendo invece attività che stimolino la creatività e l’autonomia.

Secondo quanto riporta Repubblica, alcuni dirigenti scolastici e docenti si sono espressi sul tema. Anna Teresa Ferri, preside dell’istituto comprensivo Rinnovata Pizzigoni, spiega che molti insegnanti assegnano “compiti creativi” basati sull’esperienza, come la realizzazione di diari o “missioni” semplici come prendere un gelato. Valeria Atria, insegnante alle elementari di Brunacci, segue un approccio simile, proponendo attività che mantengano i bambini impegnati senza appesantirli, come la creazione di una “scatola dei ricordi” da condividere con i compagni a settembre.

Il discorso si complica alle scuole superiori, dove le materie richiedono un impegno continuo. Tuttavia, anche qui si cerca di non esagerare. Laura Suardi, docente di latino e greco al liceo Parini, ha assegnato letture e traduzioni, ma ha anche suggerito l’uso di un’app educativa per rendere lo studio più interattivo.

La tecnologia gioca un ruolo crescente, con compiti caricati sui siti delle scuole e link a risorse online per il ripasso. Anche i consigli di lettura sono onnipresenti, adattati all’età degli studenti, come spiega Chiara Franco De Gregorio, docente di italiano, che ha assegnato tre libri ai suoi alunni di terza media, insieme a qualche esercizio di grammatica da completare al rientro.

L’obiettivo comune degli insegnanti è offrire un’esperienza estiva equilibrata, che permetta agli studenti di riposare, ma anche di rimanere mentalmente attivi e pronti per il nuovo anno scolastico.

Redazione

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