Compiti per le vacanze, in alcuni casi le proteste dei genitori hanno un fondamento. La lamentela, però non porta a nulla, se non è accompagnata da un’azione concreta. Semplice, ma sempre più rara.
Compiti per le vacanze, il Ministro Bussetti aveva promesso una circolare, declassata poi formalmente in una lettera di auguri.
A mio parere il Ministro non ne esce bene! Suggerisco al Ministro la regola che è meglio parlare dopo aver operato!
Fatta questa premessa ho visitato la pagina Facebook “Basta compiti” (gruppo pubblico). Sono presenti molti post, anche documentati, che presentano situazioni allucinanti: pagine e esercizi a “chili”.
Gli insegnanti interessati non ne escono bene. Il loro profilo psicologico si avvicina a quello del sadico…
Giusti gli sfoghi, le proteste, ma mi chiedo: i genitori hanno parlato con gli insegnanti? Hanno chiesto ragione del “peso” di queste attività e la loro funzione all’interno della progettazione curricolare? Mi rendo conto che i quesiti comportano l’uscir fuori dall’anonimato, dal formalismo limitato al saluto o alle richieste di informazioni sull’andamento didattico del proprio figlio. La richiesta di un confronto per quanto possibile pacato e quindi costruttivo è l’unica soluzione per andare oltre la lamentela fine a se stessa. Le proteste, se non accompagnate da atti concreti, non portano a nulla!
In altri termini, occorre completare la pars destruens, favorita dal moltiplicarsi dei social e simili, con quella costruens.
Hanno il solo effetto di aumentare la frattura tra i genitori e i docenti, che in alcuni casi portano a violenze verbali e fisiche.
Esiste sempre la soluzione radicale: se il progetto educativo-didattico non convince i genitori, essi possono sempre chiedere il nulla osta per l’iscrizione ad un altro istituto che propone un curricolo più vicino alle loro aspettative. Questo però, richiede un supplemento di ricerca, studio e valutazione che non tutti i genitori sono disposti ad attuare. E questo è un problema!
Invito, infine i genitori a creare una pagina social dove sono presenti esperienze che hanno portato alla soluzione dei tanti compiti.
di Gianfranco Scialpi
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