Da oggi, sabato 23 dicembre, molti studenti iniziano le vacanze di Natale che per molti si protrarranno fino al 7 gennaio.
Da qualche giorno si è aperto il dibattito sull’assegnare o meno i compiti per le vacanze. Da una parte ci sono i docenti pro e dall’altra i contro, tema che divide anche l’opinione pubblica. E così, un’altra dirigente scolastica di Torino attraverso una circolare ha invitato i docenti a non assegnare nessun compito durante i giorni di riposo: “Gli studenti hanno bisogno del tempo del riposo per affrontare il nuovo anno con maggiore carica ed energia. A Natale, quindi, niente compiti”. E continua: “Le vacanze di Natale non devono rendere prigionieri gli studenti, ma devono essere occasione di esplorare il mondo. È necessario cercare di stimolarli alla scoperte di luoghi, tradizioni, storie di parenti che vedono di rado. Sappiamo bene, quanto gli alunni più bravi non ne abbiano bisogno e come i più deboli, eviteranno di svolgerli o si faranno aiutare da genitori o amici, in calcio d’angolo, il giorno prima del rientro a scuola”.
Come riporta La Stampa, anche altri dirigenti scolastici del Piemonte sono concordi. Come conferma una ds: “Sono pienamente d’accordo con la posizione della dirigente. Ed è un atteggiamento che assumo da diversi anni. La pausa invernale deve essere dedicata allo svago, gli alunni e gli studenti devono poter staccare la spina e godersi momenti gradevoli con la famiglia”.
“I bambini fin da piccoli hanno molti impegni e obblighi sia scolastici che extra – aggiunge. E per garantire un buon equilibrio psicofisico è doveroso non caricarli in occasione delle feste. Che devono diventare, invece, un’occasione per ricaricarsi, senza il pensiero e l’ansia dei compiti, soprattutto durante le vacanze invernali quando bisogna recuperare per affrontare il nuovo anno scolastico. Discorso diverso per le vacanze estive dove è necessario continuare a studiare e allenarsi per non dimenticare quanto fatto”.
E ancora un’altra ds piemontese afferma: “Agli studenti deve essere garantito il diritto al riposo e al divertimento, e alle famiglie di ritrovarsi, senza l’assillo dei compiti. Noi ci limitiamo, in linea di massima, ad assegnare un ripasso del programma didattico, tenendo conto delle diverse discipline, proprio per consentire agli studenti di allentare lo stress e, al tempo stesso, non dimenticare i contenuti acquisiti in classe”.
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…